La Volvo Car Corporation è un brand storico di grande rilevanza e interesse nel settore automotive.
Nasce in Svezia nel 1927, fin dall’etimologia del suo nome dimostra la sua dedizione al settore cui fa riferimento: Volvo deriva dal latino volvere (rotolare, scorrere); venne scelto per l’attività di uno dei due soci fondatori, che aveva lavorato per la fabbrica di cuscinetti a sfera SKF. Quest’azienda divenne una dei primissimi clienti del marchio Volvo. Questo brand ha sempre prestato attenzione ad ogni singolo dettaglio, come viene dimostrato anche dal simbolo che la caratterizza: il marchio rappresenta l’antico simbolo alchemico del ferro, che è stato scelto per richiamare la resistenza dell’acciaio di grande qualità usato in Svezia per la produzione dei veicoli; la linea diagonale è stata usata per simboleggiare il radiatore.
Strategia dell’azienda
Il brand Volvo ha sempre puntato molto sulla sicurezza e sulle alte prestazioni per i suoi veicoli, spesso lasciando un po’ indietro il design (anche se negli ultimi anni sono stati apportati significativi cambiamenti anche in quest’ambito). Un altro fattore importantissimo è la tutela dell’ambiente: in quest’ottica si orientano le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Samuelsson, che ha affermato che l’intera produzione dei veicoli sarà dedicata alla tecnologia ibrida plug-in, auto ibride ed emissioni zero. Questa produzione inizierà nel 2019, anno in cui finiranno, almeno per il brand Volvo, i motori endotermici. In questo senso sono molte le alternative che la casa produttrice svedese è pronta a offrire ai propri clienti affezionati: non più soltanto acquisto ma anche noleggio lungo termine di autovettore ecologiche e dai bassi consumi.
Questo trend, decisamente green, si sta espandendo anche per gli altri costruttori di automobili. Tutti (dal gruppo FCA alla Renault) si dicono d’accordo sul fatto che i motori diesel siano troppo costosi e che la tecnologia ibrida sia importante non solo per l’ambiente ma anche per i costi contenuti.
Il 2023 sarà il punto di non ritorno
Quello di Samuelsson è un discorso alquanto semplicistico: i motori benzina e gas saranno ancora importanti per qualche anno, ma il mercato deve offrire un’alternativa elettrica che sia valida entro il 2020, considerando che dal 2023 in poi non ci sarà più spazio per altre alternative.
Questa vera e propria rivoluzione è una conseguenza naturale del successo di Tesla, che ha creato dapprima una nicchia e poi un vero e proprio cambiamento nel mondo automotive. È il mercato che chiede veicoli elettrici ed ibridi ed è questo che la Volvo cerca di assecondare.
Quali saranno i cambiamenti dal 2019?
Tutti veicoli progettati e poi costruiti a Goteborg verranno adeguati in base alla scelta aziendale, di prediligere la tecnologia ibrida plug-in o mild-hybrid che affiancherà i motori benzina e diesel oppure saranno del tutto elettriche. La Volvo è anche impegnata, da diverso tempo, alla costruzione della prima vettura elettrica con un prezzo contenuto (35.000/40.000 dollari) e con un’autonomia degna di questo nome (circa 400 km). Secondo il progetto del web, quest’auto dovrebbe fare il suo ingresso nel mercato entro il 2019.