“Servono tempi rapidi per approvare una nuova legge regionale sul turismo che riorganizzi la promozione sul territorio”. A dirlo, questa mattina, nel corso di una tavola rotonda sul sistema turistico Sud (Destinazione Sud), il presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro. Un incontro che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale al turismo, Pasquale Sommese, del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, del presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano e del presidente dell’autorità portuale salernitana, Andrea Annunziata. “L’ultima risale a 30 anni fa – ha detto – Un paradosso. La Campania dovrebbe essere una regione modello ma tarda a varare questa legge”.
A Maccauro ha risposto l’assessore regionale, Pasquale Sommese che ha ammesso i ritardi nella pianificazione ed in una serie di azioni, come quelle relative alle aree demaniali per il settore balneare. “Non si è mai compreso che l’organizzazione è importantissima – ha detto a Salerno – Non è pensabile avere tanti Ept ed Aziende di Soggiorno. Spero che mercoledì prossimo il consiglio regionale possa avere un sussulto ed approvare la legge”.
E poi la questione del carico fiscale, che starebbe affossando non solo il turismo ma tutte le aziende salernitane ed italiane. “I nostri albergatori vorrebbero compensare lo squilibrio con i concorrenti stranieri, aumentando qualità e contenendo i costi ma si ritrovano di fronte ad un carico fiscale unico al mondo – ha aggiunto Maccauro – Ho cercato di fare memoria rispetto alle imposte che pagano le aziende manifatturiere e le ho confrontate con quelle del settore turistico. Io non sapevo che esiste anche la tassa sui zerbini e tante tasse piccole e grandi senza dimenticare un’imposta di soggiorno tra le più alte d’europa. Facendo i conti in tasca diventa difficile competere con Grecia e Spagna. Se questo lo mettiamo in evidenza con competizione nata con Bed and breackfast allora non c’è partita. Per ora, comunque, vorrei sapere se nel 2014 come azienda pagherò in meno o più. Non ho capito ancora”.
E poi la formazione con Maccauro che ha auspicato l’approvazione in tempi rapidi dei regolamenti attuativi per i corsi da finanziare con fondi europei e l’istituzione di un corso di laurea su materie turistiche a Salerno.
Indispensabile, inoltre, per il presidente di Confindustria Salerno, l’avvio di una campagna di marketing, non provinciale o regionale ma nazionale, per contrastare l’effetto negativo della così detta emergenza legata a Terra dei Fuochi, i roghi di rifiuti nel casertano.
“Noi nonostante tutto facciamo i miracoli – ha detto Maccauro – Con una situazione del genere i problemi ci sono non solo per l’agroalimentare ma anche nel settore turistico. Serve avviare un piano di comunicazione forte non provinciale o regionale ma nazionale. Il turista giapponese non fa differenza tra Napoli, Campania o Cosenza ma direttamente trascura l’Italia”.
Maccauro ha anche portato una pubblicazione del 1996, ricordando le dichiarazioni del sindaco di Salerno che allora aveva già indicato una strada turistica per il capoluogo ritenendo fondamentali due opere su tutte, metropolitana leggera e porto turistico che solo nei mesi scorsi hanno visto la luce.
“Dobbiamo dire quindi che c’è troppa lentezza per andare avanti”.
Chiusura sull’intimidazione a De Luca, presente in sala, e sul recente sequestro preventivo del cantiere del Crescent, da parte della Procura.
“Credo che in questo momento non si debba parlare di solidarietà a De luca ma di sostegno ad una città che ha voluto seguire una visione, un modello. Si ricordavano la stazione marittima ed altro. Consentitemi, la solidarietà la voglio dare agli imprenditori fermi al Crescent che hanno dovuto bloccare ancora una volta i loro lavori ed hanno incertezza per il futuro. Si mette a repentaglio l’attività nostra perché per tre quarti di giornata ci impegniamo per difenderci soltanto dai contenziosi. Per questo motivo se si immagina di creare una Stu, una società di trasformazione urbana, per attrarre investimenti lungo la costa, creiamo prima un comitato per il si che vuole lavorare alla trasformazione urbana dei territori, al quale tutti si iscrivono affinché anche la giustizia amministrativa sappia che c’è volontà comune per andare avanti. In quel modo chi ha fatto o farà un comitato del no saprà che sarà secondo e si andrà avanti”. (291113)