I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di immigrazione e falsi nonchè di devastazione, incendio ed altri reati compiuti ai danni di compagnie assicurative. Secondo l’accusa il gruppo, attivo nella Piana del Sele, attraverso datori di lavoro e centri di assistenza per l’impiego compiacenti, avrebbe prodotto e presentato documentazioni false finalizzate a favorire, attraverso il decreto flussi ed emersione del lavoro irregolare, l’ingresso e la permanenza sul territorio italiano di cittadini extracomunitari. Nel corso delle indagini sono state rilevate 240 pratiche relative al flusso stagionale 2020, di cui 44 per l’emersione del lavoro ed una per il ricongiungimento familiare prodotte per il rilascio di permessi di soggiorno, solo nove quelli poi effettivamente rilasciati. Per avviare la pratica l’organizzazione richiedeva 3mila euro (1300 quelli richiesti al datore di lavoro) oltre a 1500 euro pro-capite relativa ai flussi stagionali. Nel marzo 2020 due indagati avrebbero incendiato un’abitazione di Postiglione assicura per 1,4 milioni al fine di percepire il denaro. Le misure cautelari sono state eseguite, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno, dai Carabinieri della Compagnia di Eboli coadiuvati dai militari dell’Arma del Comando provinciale di Salerno e dalle Compagnie Carabinieri di Padova, Montella e Torre del Greco. In carcere sono finite due persone /un 49enne di Salerno ed un 40enne originario del Bangaldesh, ai domiciliari undici perssone, nate tra Salerno, Battipaglia, Eboli e Gragnano. L’obbligo di dinora è scattato per due ebolitani ed un cittadino di Campagna.