Un uomo di 48 anni si è tolto la vita impiccandosi questo pomeriggio dopo aver ricevuto una comunicazione di sfratto dall’azienda per la quale aveva lavorato come custode nella zona industriale di Salerno. L’uomo era stato già licenziato un anno e mezzo fa ma aveva conservato l’alloggio di pertinenza di un centro commerciale, in via Stefano Brun. Il 48enne Generoso Armennate, originario di Vietri sul Mare, si è impiccato all’interno di un capannone. A trovarlo è stata la figlia 19enne. Avrebbe dovuto lasciare l’alloggio tra un mese.
L’uomo ha lasciato un biglietto chiedendo scusa per il suo gesto. Sposato e padre di due figli, l’uomo secondo quanto si è appreso, era molto preoccupato per il suo futuro. Sul tragico episodio indagano gli agenti di polizia della squadra mobile e della sezione volanti della questura di Salerno, agli ordini del vicequestore Rossana Trimarco. (080512 Viola Simonetti)
Questa mattina, intanto, si era tolto la vita anche un imprenditore di San Valentino di Torio. Angelo Coppola di 64 anni, si è ucciso nella sua abitazione con una fucilata al petto nella casa in via Sottosanti, lasciando un biglietto: “Mi uccido per problemi economici, non ho più commesse, ho paura di quello che mi aspetta di tasse”. Accanto a sé Coppola aveva la foto di una figlia morta due anni fa. Era sposato con tre figli, uno dei quali stava per sposarsi.
Proprio oggi il presidente del Consiglio, Mario Monti, è intervenuto sul tema dei sucidi. “Le conseguenze umane” della crisi – dice -“dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire”.