Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per far fronte all’emergenza rifiuti che sta interessando in questi giorni Napoli. Il voto dell’esecutivo al provvedimento non e’ stato unanime con i rappresentanti della Lega Nord che hanno votato contro. Già prima del voto, la Lega aveva attaccato la bozza. Bossi aveva dichiarato che «le regioni del Nord non sono disposte ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania». Poi ha rincarato la dose: «Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta» e se i rifiuti sono ancora per strada «vuol dire che i napoletani non imparano la lezione».
Il ‘no’ della Lega, riferiscono fonti governative, era stato preventivamente concordato all’interno del governo. «Un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio».
Secondo le nuove norme, la Campania potrà trattare direttamente con le singole regioni per risolvere il problema dei rifiuti. La proposta prevede che la regione Campania, dopo aver siglato un accordo, non debba poi passare per la conferenza unificata. L’articolo 1, sui tre di cui è composto il provvedimento, deroga la normativa vigente che impedisce di “esportare” i rifiuti fuori dalla regione e quindi dà il via libera al trasferimento.
Il contenuto del decreto era stato in parte anticipato ad ora di pranzo dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi al quale aveva preso parte anche il presidente della Provincia di Salerno Cirielli in rappresentanza dell’Unione delle Province italiane. La Conferenza delle regioni è, poi, tornata a riunirsi nel pomeriggio bocciando di fatto il provvedimento che «non risolve nella sostanza il problema venutosi a creare». Lo ha spiegato lo stesso Vasco Errani, leggendo il testo di un documento congiunto approvato dalla Conferenza. «Da qui la necessità – ha aggiunto il governatore dell’Emilia Romagna – di procedure certe per l’apertura di nuove discariche nella Regione Campania e a tal fine ritiene necessario dare poteri speciali ai Sindaci. Cio’ anche per pervenire ad una soluzione complessiva di questa emergenza nazionale che oggettivamente interessa tutte le Istituzioni della Repubblica, Governo, Regioni ed Enti locali».
Nel corso dell’incontro sull’emergenza rifiuti a Palazzo Chigi il premier Silvio Berlusconi si è, comunque, impegnato a una soluzione definitiva in un anno e mezzo del problema di Napoli con un programma dettagliato riguardo alle discariche e inceneritori. «E’ il massimo sforzo che potevamo fare ora per Napoli» ha dichiarato Silvio Berlusconi. «Un primo passo importante, ha aggiunto il premiaer promettendo di impegnarsi in prima persona per ripulire le strade della città». Sono mille le tonnellate di rifiuti attualmente nelle strade del capoluogo campano. E’ la stima dell’Ufficio Flussi della Regione Campania. Ieri è stato possibile smaltire, oltre all’ordinario, 622 tonnellate di rifiuti prodotte nella provincia di Napoli. Sono, inoltre, 3.622 le tonnellate avviate agli impianti rispetto alle circa 3mila prodotte quotidianamente. Il Comune di Napoli ha conferito 1.230 tonnellate di rifiuti, ma le giacenze sono comunque diminuite grazie al fatto che la produzione giornaliera si è ridotta.
Soddisfazione da parte di Edmondo Cirielli secondo il quale «Oggi è stato fatto un passo in avanti pero’ non basta». «Dover sempre rincorrere le regioni per un accordo non è un fatto risolutivo per superare l’emergenza, non e’ quello che aspettava la Provincia di Salerno». Gli accordi diretti tra la Campania e ogni singola Regione, secondo Cirielli, «non bastano, era meglio una assunzione di responsabilità del complesso delle Regioni».