Dopo il rinvio della scorsa settimana, quando non erano mancate le polemiche da parte del centro sinistra, in particolare dal partito Democratico, questa mattina il Consiglio provinciale di Salerno ha provveduto ad appovare il Piano territoriale di Coordinamento provinciale, il così detto Ptcp. Uno strumento urbanistico di area vasta al quale dovranno adeguarsi tutti i 158 comuni salernitani. 23 i voti favorevoli all’approvazione del Ptcp con 7 contrari e nessun astenuto. Via libera dall’assise di palazzo Sant’Agostino anche al piano triennale delle opere pubbliche.
“Il Ptcp è un piano strategico con una valenza soprattutto socio economica – questo il commento dell’assessore provinciale all’urbanistica, Marcello Feola – Uno strumento del quale la Provincia doveva dotarsi da vent’anni. Abbiamo ripreso un lavoro già avviato e lo abbiamo portato a compimento. Abbiamo finalmente un quadro commplessivo del territorio. Ora i comuni avranno a disposizione un termine. Da un lato quelli già dotati del Puc, il Piano urbanistico Comunale, che dovranno adeguarli, gli altri dovranno adottarlo, facendo venire meno una carenza di regole che esiste nel nostro territorio. Soltanto nove amministrazioni su 158 hanno approvato un Piano urbanistico, come previsto dalle normative”.
L’assise ha approvato, poi, il bilancio di previsione relativo all’anno 2012, per un importo complessivo di 1.556.215.054 euro, con venti voti favorevoli, due contrari e un astenuto. “Dall’atto programmatico – ha spiegato il presidente Edmondo Cirielli – si evince che, complessivamente, rispetto al 2011, si è avuta una riduzione dei trasferimenti correnti pari a circa il 20,47% (-15.603.845 euro). Particolarmente significative sono le riduzioni nei trasferimenti statali che hanno visto una diminuzione in termini percentuali pari all’80%, per un importo trasferito dallo Stato di soli 2.740.414 euro. A fronte di tali riduzioni nei trasferimenti, relativamente alla spesa corrente, per l’anno 2012 si è avuta una diminuzione della previsione di spesa di circa il 5.58%, pari a 9.829.000 euro. Tali riduzioni sono state ottenute monitorando alcune spese variabili come fitti passivi, consumi energetici e utenze. Relativamente alla spesa per investimenti, nel settore della manutenzione delle scuole, si è passati dagli 8 milioni del 2011 ai 10 milioni del 2012, con un aumento del 23,70%, mentre relativamente alla manutenzione strade, si è passati dagli 8 milioni del 2011 ai quasi 10 milioni del 2012, con un aumento di circa il 20%”.