Salerno Calcio, questo il nome scelto per la nuova squadra del capoluogo dopo la mancata iscrizione della Salernitana Calcio 1919 al campionato di Lega pro. Ad annunciarlo, questa mattina, nel salone dei Marmi di Palazzo di città, è stato direttamente il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, introducendo l’incontro con la stampa degli imprenditori selezionati dall’amministrazione per far ripartire il calcio seppur dalla serie D, cioé il presidente della lazio Lotito e Marco Mezzaroma che in precedenza erano stati ricevuti dal Prefetto e dal Questore per parlare della piazza salernitana. Un incontro iniziato con oltre mezz’ora di ritardo rispetto all’orario previsto delle 12. Il primo cittadino ha anche annunciato i colori che saranno utilizzati dalla nuova squadra ribadendo come, allo stato attuale, permangano i problemi per utilizzare colori e logo storici del vecchio club.
Il Salerno Calcio avrà la maglia principale che richiamerà il gonfalone del Comune. Amarantro, blu e giallo, che ricordano anche il Barcellona, con il logo stilizzato di San Matteo, a ricordare, come ha precisato De Luca le origini della squadra. Le altre due divise, invece, avranno un misurato richiamo al granata, ovviamente entro i limiti delle norme che impediscono per ora, come detto, di richiamarsi alla vecchia Salernitana. Il sindaco ha poi ricordato che non si tratterà di una società satellite della Lazio ma saranno vaorizzate le risorse giovanili locali e nel progetto c’è l’idea di costruire un centro sportivo.
De Luca ha poi dato la parola al presidente della Lazio, Lotito, ribadendo, quindi, ancora una volta l’importanza della collaborazione con il club della capitale per il rilancio del calcio a Salerno. Il presidente biancoceleste è partito dal problema dei colori sociali e dalla denominazione, ribadendo come allo stato attuale ci siano impedimenti per recuperare quelli storici ma non escludendo che il problema possa essere risolto in futuro. Il programma presentato da Lotito e Mezzaroma è di durata di cinque anni, con aspirazioni anche internazionali, e non ci sarà sudditanza tra Salerno e la Lazio ma esclusivamente sinergie, come un figlio che in tenera età deve essere aiutato dai genitori fino a quando non imparerà a camminare da solo. Nelle intenzioni di Lotito anche quella di creare una rivista ed una Tv dedicata al Salerno Calcio sulla falsariga della Lazio per consentire a questa realtà di avere un ruolo importante per il quale serve una mentalità completamente diversa. per farlo, quindi, il presidente della lazio ha rivendicato di metterci la faccia, assieme a Mezzaroma.
Poi l’annuncio dell’allenatore al quale toccherà il compito di traghettare la nuova realtà nel difficile campionato di serie D, sarà Carlo Perrone che ha già vinto in categoria smentendo contatti con Giuseppe De Mita per l’allestimento della squadra. Ancora da decidere il Direttore Generale mentre sui giocatori occorrerà tenere conto dei vincoli presenti per le società di serie D con gli elementi della rosa che non possono percepire più di 25 mila euro lordi.
Dopo aver chiuso con un Viva Salerno Lotito ha passato la parola a Marco mezzaroma che ha innanzitutto spiegato i perché della scelta calcistica. Tre motivazioni, i salernitani (poicheé l’imprednitore di è definito un salernitano d’adozione). E poi la città, nella quale c’è un bel clima ed un’atmosfera positiva, amministrata in modo eccezionale ed infine la presenza di Lotito, definito uno dei migliori manager di calcio in Italia e non solo.