Maldicenze, calunnie, screzi tra vicinato. Sarebbero questi i motivi che alla base dell’ agguato della scorsa notte ad Eboli, dove è stata uccisa una donna di 50 anni, Maria Ricci, originaria di Napoli, ma residente nel centro salernitano, e ferito il marito Giovanni Caifa, 54, che è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ ospedale di Eboli. Gli inquirenti sono convinti che il movente sia in una vicenda privata e nel pomeriggio i carabinieri hanno arrestato due persone, entrambe residenti nel centro storico di Eboli. Si tratta di Mario De Pasquale, 27 anni e Tiziano Alacqua, 37, entrambi di Eboli, già denunciati in passato. La responsabilità materiali di Alacqua nell’ agguato sono al vaglio degli investigatori. I due avrebbero agito per vendicare antichi dissapori. La coppia, senza figli, dopo la mezzanotte stava facendo ritorno a casa in auto. La brutale aggressione è avvenuta dopo che Giovanni Caifa, che fa il pastore, aveva parcheggiato la propria auto per poi raggiungere a piedi, insieme alla moglie, il portone di casa. Maria Ricci, casalinga, è stata uccisa all’interno del portone della sua abitazione. Numerose le coltellate sferrate contro di lei. Sarebbero non meno di una decina le ferite riscontrate al petto ed all’addome della donna.
Sarà, comunque, l’ autopsia a stabilire l’esatto numero di fendenti. Anche Giovanni Caifa è stato raggiunto da diverse coltellate. L’ uomo ha tentato in tutti i modi di parare i colpi ed ha riportato numerose le ferite di arma da taglio alle mani ed alla schiena. La lama gli avrebbe trapassato un polmone. Sanguinante, il 54 enne ha tentato di rifugiarsi in un vicoletto poco distante dall’ edificio, dove è stato soccorso dagli operatori del Saut di Campagna e trasportato in ospedale. I carabinieri della Compagnia di Eboli, quelli del reparto operativo del Comando provinciale di Salerno, e gli esperti della sezione investigativa scientifica hanno anche recuperato un coltello insanguinato abbandonato nelle stradine del centro storico ebolitano. Sull’ agguato proseguono comunque le indagini, coordinate dal pm Carmine Olivieri della Procura di Salerno.