Tensioni e forti contestazioni a Salerno in occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile, sull’onda delle proteste per il manifesto firmato dal presidente della provincia Edmondo Cirielli sulla Liberazione. Una cinquantina di persone hanno impedito all’assessore Fasolino di prendere la parola, costringendo gli organizzatori ad interrompere le cerimonie in piazza Vittorio Veneto.
Alla fine è andata nel peggiore dei modi possibili, con le celebrazioni di piazza Vittorio veneto, a Salerno, interrotte dai manifestanti e con le forze dell’ordine costrette a difendere l’assessore provinciale Fasolino al quale è stato impedito di poter leggere il proprio discorso. Anche quest’anno il 25 aprile, festa della Liberazione, era stato preceduto dalle polemiche innescate da un manifesto firmato dal presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, sul valore di questo momento storico e sulla necessità di garantire pari dignità a tutti i caduti, da entrambe le parti.
Stavolta, però, le contestazioni sono state aqnche più aspre che in passato. A pochi minuti dall’inizio della manifestazione, infatti, al momento dell’intervento del rappresentante di Palazzo Sant’Agostino, una cinquantina di persone si è staccata dal pubblico che stava assistendo, mostrando uno striscione dal testo inequivocabile sul sacrificio dei partigiani per la libertà, invitando il presidente della Provincia a dimettersi. Ci sono stati attimi di tensione con le forze dell’ordine che hanno formato un cordone di sicurezza e con i manifestanti che hanno cercato di evitare di farsi sgomberare. Soltanto dopo alcuni minuti, durante i quali la situazione ha rischiato di degenerare è tornata la calma, costringendo, però, gli organizzatori a chiudere anzitempole iniziative in piazza trasferendo le celebrazioni nella vicina chiesa del Sacro Cuore.
TELEDIOCESI HA CENSURATO LE CONTESTAZIONI