L’inchiesta sulla rete terroristica islamica partita da Cagliari mette nei guai un cittadino di Baronissi e la sua compagna polacca, entrambi convertiti all’Islam. La Digos di Salerno perquisisce la loro abitazione tra Fisciano e Baronissi, sequestrando interessante materiale informatico e cartaceo.

L’operazione antiterrorismo condotta dalla Digos della Polizia di Cagliari e che a Pesaro ha portato in carcere un italiano di 28 anni convertito all’Islam, pronto a fuggire in Marocco, ha interessato anche la provincia di Salerno. Tra i dieci indagati tra Cagliari, Pesaro, Milano, Palermo e Cuneo, diove sono state effettuate anche diverse perquisizioni, figurano anche un cittadino di Baronissi, di età tra i 30 e i 40 anni, e la sua convivente una cittadina polacca, di una trentina d’anni, entrambi convertiti all’Islam. Gli agenti della Digos della questura di Salerno, diretti dal vice questore Luigi Amato, stamani hanno effettuato una accurata perquisizione nell’abitazione della coppia, sequestrando due personal computer, materiale informatico e cartaceo di notevole interesse investigativo. I due che risultano indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’addestramento ad attività di terrorismo internazionale, vivono in una abitazione tra i comuni di Fisciano e Baronissi.
L’operazione coordinata dall’Ucigos e’ strettamente connessa all’arresto avvenuto il mese scorso a Brescia di un estremista marocchino, nel cui computer era stato trovato una sorta di sopralluogo virtuale della sinagoga di Milano. L’ operazione di stamani denominata ‘Niriya’ mira a individuare una rete di estremisti islamici attivi nella diffusione su Internet di documentazione apologetica del terrorismo jihadista.