Operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno sullo spaccio di sostanze stupefacenti sull’asse Pollica-Salerno-Napoli. L’indagine, partita dall’omicidio Vassallo (anche se le persone non sarebbero coinvolte) ha portato a 5 ordinanze di custodia cautelare.
Questa mattina, a Salerno , Napoli, San Giorgio a Cremano, Avellino, Pollica e Montecorice, i Carabinieri del Reparto Operativo di Salerno e quelli del R.O.S. di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari Emiliana ASCOLI del Tribunale di Salerno e richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia coordinata dal Procuratore Capo Franco ROBERTI, nei confronti di cinque soggetti tutti ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. Le complesse ed articolare indagini avviate all’indomani dell’omicidio del sindaco di Pollica Angelo VASSALLO, avvenuto il 5 settembre 2010, hanno consentito di accertare che nell’estate del 2010 e negli anni precedenti, in Pollica e nei comuni limitrofi, era stata avviata una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. In tale contesto investigativo è emerso, così, il ruolo assunto dai cinque indagati nello spaccio di cocaina ed hashish nell’area cilentana. Le ordinanze di custodia cautelare hanno riguardato il ventottenne di origine salernitano, di origini brasiliane, Bruno Humbert Damiani, del trentottenne di San Giorgio a Cremano, Lorenzo Conforti, del ventottenne di Montecorice Gerardo Radano, del quarantatreenne acciarolese Bernardo La Greca e del quarantaquattrenne napoletano Gabriele Pisani, tutti ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo smercio delle sostanze stupefacenti avveniva, in particolare nel periodo estivo, nei pressi dei principali luoghi di ritrovo della movida di Acciaroli. Tutti gli indagati si rifornivano nell’hinterland partenopeo e tentavano di accaparrarsi le piazze di spaccio contattando personalemente i propri clienti. A loro veniva offerta, solitamente, una prova gratuita della sostanza stupefacente che veniva consumata anche ai tavolini dei bar istaurando un rapporto di fiducia tra lo spacciatore e l’acquirente.
Le indagini hanno permesso di accertare, inoltre, che in diverse occasioni si sono verificati veri e propri confronti, anche violenti, tra i vari spacciatori per imporsi sul territorio nel tentativo di monopolizzare l’illecita attività. Nell’estate del 2010, ad esempio Damiani aggredì fisicamente il suo principale concorrente, Conforti intimandogli di interrompere la sua attività di spaccio facendosi, perlatro, consegnare le dosi di droga in suo possesso ed il provento di quelle già smerciate.
I 50 Carabinieri impegnati, unitamente alle unità cinofile di Pontecagnano e Napoli, hanno eseguito numerose perquisizioni nel corso delle quali hanno sequestrato 310 grammi di hashish, 2 grammi di eroina ed altrettanti di cocaina, presso le abitazioni degli arrestati. Il provvedimento non è stato notificato a Damiani e Pisani, perché all’estero.