Il Tribunale Fallimentare di Salerno ha respinto il ricorso della Procura contro l’aggiudicazione dello stabilimento e del marchio del pastificio Antonio Amato a Giovanni Giudice, ritenendo le procedure del secondo bando della Curatela perfettamente regolari. Ora, quindi, potrebbe essere concretizzato il fitto all’imprenditore siciliano che ha già gestito l’azienda salernitana fino allo scorso 17 novembre. Quella di Giudice era l’unico offerta pervenuta nei tempi previsti dal bando del 19 dicembre scorso. Prevede il fitto per due anni, per 30.000 euro al mese, con diritto di prelazione per l’acquisto definitivo ed il reimpiego, in un primo momento di 50 lavoratori. E’ stata ritenuta irricevibile, invece, allo stato attuale, l’offerta giunta ieri, a gara chiusa e nel giorno della valutazione del ricorso della Procura, da parte del pastificio Baronia. L’azienda irpina aveva proposto un fitto per due anni, a 35.000 euro al mese con l’impiego di 50 lavoratori. Il giudice delegato, comunque, potrebbe anche avviare un terzo bando perché il diritto fallimentare lo consentirebbe, in caso di fitto e di offerta migliorativa.
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