Dopo aver annullato all’ultimo momento l’incontro previsto ieri sera a Napoli, l’assessore regionale Sergio Vetrella sarà a Salerno il 13 gennaio chiarire una volta e per tutte la vicenda della Metropolitana del secondo capoluogo campano. Venerdì alle ore 11, a Palazzo Sant’Agostino, l’assessore ai Trasporti e alle Attività produttive dovrebbe incontrare sia il presidente della Provincia Cirielli che una delegazione di consiglieri regionali salernitani tra i quali Gianfranco Valiante. L’esponente del PD aveva presentato un emendamento nell’ultimo consiglio regionale per inserire la metropolitana nel sistema campano del trasporto su ferro, passo necessario per la messa in esercizio. Dopo la bocciatura ha preannunciato un nuovo disegno di legge. Per ora la giunta Caldoro ha sospeso l’applicazione di una delibera varata da Bassolino perché ritiene che serva un’autorizzazione del Ministero dei Trasporti, contestando al Comune di Salerno di aver realizzato una linea ferroviaria e non una vera metropolitana e che, quindi,servirebbero procedure differenti. Un iter ritenuto, però, perfettamente regolare dall’Amministrazione De Luca il cui assessore alla mobilità, Cascone, ha chiesto di incontrare, carte ala mano, Vetrella. All’appuntamento di venerdì dovrebbe mancare il consigliere regionale del PDL, Eva Longo che, sebbene si sia mostrata favorevole all’attivazione della metropolitana, ha criticato la scelta di spostare l’incontro a Salerno, dandogli una connotazione politica. Alle 12, comunque, Vetrella e Cirielli dovrebbero incontrare la stampa sulla vicenda Metropolitana. La sensazione è che si leghi il via libera regionale alla nascita di una metropolitana provinciale come emerso, del resto, da una nota inviata nel pomeriggio di oggi dall’assessore di palazzo Sant’Agostino, Feola per rispondere alle critiche del segretario del Partito Democratico Salernitano. “Il PDL è pro o contro la metropolitana di Salerno? Anziché porre interrogativi ridicoli, nel mero tentativo di distrarre l’attenzione pubblica dalla realtà incontrovertibile di un fallimento ventennale del PD, Nicola Landolfi farebbe bene a leggere il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale nel quale è ben delineata la visione strategica complessiva della mobilità in provincia. Non ha senso, infatti, ridurre la questione al “tram veloce” della città di Salerno, ma bisogna lavorare invece alla realizzazione di una metropolitana di tutta l’area salernitana che dovrà servire ad ammagliare il capoluogo con l’area a nord, con l’Agro ed il polo universitario e l’area a sud, verso Capaccio e verso Eboli, con l’aeroporto. Solo così si potrà essere inseriti a pieno titolo nella rete del trasporto regionale e nazionale, con piena sostenibilità economica per i flussi di viaggiatori che potranno fruire del servizio – Queste le dichiarazioni dell’assessore al Ptcp, Marcello Feola – Le otto stazioni su sette chilometri della metro cittadina non sono che un piccolo segmento di un complessivo servizio metropolitano provinciale salernitano che, secondo il Ptcp, dovrebbe avere le seguenti articolazioni: Salerno-Cava-Sarno (interconnessione con la Circumvesuviana); Salerno-Valle dell’Irno-Campus universitario di Fisciano; Salerno-aeroporto-Battipaglia-Eboli, con diramazione finale per Capaccio. Non solo vogliamo una metropolitana per Salerno ma abbiamo programmato una metropolitana di dimensioni territoriali che ammaglia l’intero territorio provinciale, pur con la centralità del nodo salernitano”.