Non accenna a placarsi la protesta nel Vallo di Diano contro le ricerche petrolifere. Domani nuova iniziativa dei comitati che si stanno battendo per bloccare possibili perforazioni nella zona sud della provincia di Salerno sulla falsariga di quanto avviato in Basilicata. Nella zona lucana lo scorso anno il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha dato il via libera all’apertura di nuovi impianti. Quello scoperto in Basilicata sarebbe il più grande giacimento petrolifero in terraferma d’Europa. Le autorizzazioni, rilasciate a Total, Shell ed Exxon, hanno sancito ad aprile del 2011 l’apetura del secondo polo di estrazione della provincia di Potenza di Tempa Rossa di Corleto Perticara. Dalla Basilicata si estrae oggi l’80% della produzione nazionale di greggio, pari al 6% del fabbisogno nazionale. A regime dalla Val D’agri verranno estratti 125mila barili di greggio al giorno, ai quali si aggiungeranno dal 2015 i 50mila barili dei pozzi della Total (Tempa Rossa). Previsti investimenti per 3,5 miliardi da parte dei privati (Valore complessivo dei progetti di sviluppo in Basilicata delle compagnie petrolifere Eni, Total e Geogastock) e poco meno da parte del Governo (2 miliardi la stima di massima sull’ammontare delle risorse che il Governo si è detto disposto a mettere in campo per favorire lo sviluppo del territorio in Basilicata con il finanziamento di iniziative diversificate in vari settori, al di fuori del comparto petrolifero). Anche nel vicino Vallo di Diano ci sarebbe un giacimento simile. I Comitati, in ogni caso, restano contrari, nonostante le perforazioni lucali stiano fruttando milioni di euro alla regione per le royalties petrolifere:
A seguito dell’ istanza di permesso di ricerca di idrocarburi avanzata dalla società Shell che prevede il monitoraggio di diversi territori di comuni lucani e del Vallo di Diano, tra cui Padula, il Comitato Cittadinanza Attiva ha ritenuto opportuno informare e sensibilizzare i cittadini su questo particolare e delicato argomento.
Domenica 4 Marzo 2012 alle ore 17:30 presso l’Aula Consiliare Piazza Umberto I Padula, avrà luogo un incontro pubblico nel quale a seguito dei saluti di Paolo Imparato (Sindaco di Padula) e di una breve presentazione del progetto proposto dalla Shell a cura di Settimio Rienzo (Comitato Cittadinanza Attiva) , interverranno la geologa Marianna Iannone (che relazionerà sul rapporto del Geologo dell’Un. Federico II di Napoli Prof. Franco Ortolani) e l’economista Antonio Bianculli (Un. Bocconi di Milano). A testimonianza degli effetti del petrolio in Basilicata ci saranno il Dott. Giambattista Mele (Comune di Viggiano) e il Dott. Antonio Bavusi (Responsabile Scientifico O.L.A.). A conclusione, le riflessioni saranno affidate a Giuseppe Rinaldi (Vicesindaco Montesano sulla Marcellana) e Tommaso Pellegrino (Sindaco di Sassano e Oncologo). (com)