Nonostante il grande risultato ottenuto dalla coalizione di centro sinistra, sono tanti i consiglieri comunali uscenti che hanno mancato la rielezione. In gran parte nelle fila dei progressisti.(070616 Giancarlo Frasca)
Un consiglio comunale più rosa a Salerno, anche tenendo conto dei possibili ingressi dei non eletti, alla luce della futura giunta, ma anche con diversi volti nuovi e tanti uscenti che non sono stati rieletti. Le amministrative 2016 lasciano a casa 14 consiglieri comunali che in questi anni sono stati protagonisti delle sedute nell’assise cittadina salernitana o con incarichi in giunta. Tra questi spicca sicuramente l’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese che con 239 voti non è risultato tra i più votati ma, nemmeno, tra i primi dei non eletti, dove invece spicca un altro consigliere comunale uscente, il delegato allo sport Marco Petillo.
Tra gli altri nomi in uscita, ed in questo caso difficilmente recuperabile con il gioco degli assessorati, il progressista Camillo Amodio, che ha raggranellato 686 preferenze. Fuori anche Pasquale Criscito, presidente della commissione statuto e Nino Criscuolo che guidava quella al bilancio e Luigi Bernabò, vice presidente della commissione politiche sociali.
Fuori dai giochi anche altri consiglieri candidati con i progressisti, Amedeo Avagliano, Raffaele Della Valle ed Emiliano Torre, migrato dai Verdi. Non ce l’hanno fatta anche due consiglieri uscenti inseriti nella lista di Campania Libera e, cioé, Luciano Provenza e Salvatore Telese. Fuori, ma per ora in attesa di un ripescaggio, Gianluca Memoli, risultato però il primo dei non eletti nella lista Salerno dei Giovani dove aspirano ad un posto in giunta almeno in due, se non tre, Angelo Caramanno, Horace Di Carlo e Nico Mazzeo. Fuori dal prossimo consiglio, poi, come dicevamo, anche Marco petillo, candidato in Davvero verdi, al pari di Augusto De Pascale e dell’assessore all’ambiente Calabrese. Nessuna riconferma, infine, anche per Raffaele Adinolfi, eletto nella consiliatura scorsa nelle fila del Popolo della Libertà, Principe Arechi ed ora candidato sindaco, non avendo raggiunto la soglia del 3%.