Giorno decisivo per le sorti dei 430 lavoratori campani della Sita Sud e per pendolari e studenti che quotidianamente utilizzano gli autobus blu della compagnia. Alle 18 nuovo incontro a Napoli tra l’assessore regionale Vetrella con i vertici aziendali ed i sindacati per cercare di trovare un accordo che scongiuri la fine delle corse, come annunciato nelle scorse settimane, a partire dal 1 agosto con il licenziamento di tutti i dipendenti. (120514)
Dopo il primo incontro di martedì scorso, con i lavoratori, e quello di venerdì con le province, nuovo tavolo tecnico a Napoli, presso la sede delle Regione Campania, sulla delicata vertenza della Sita Sud ,per cercare di scongiurare l’abbandono dell’azienda di trasporti che vorrebbe sospendere definitivamente le corse dal prossimo 1 agosto, in piena stagione estiva, lasciando a casa 430 lavoratori ed a piedi pendolari, studenti e vacanzieri. Una giornata che potrebbe risultare decisiva. Così come annunciato la scorsa settimana, i vertici della Sita Sud si confronteranno, assieme alle organizzazioni sindacali, con l’assessore regionale ai trasporti, a partire dalle 18.
Vetrella aveva ribadito che le risorse economiche per i servizi effettuati dalla società saranno uguali per tutto il 2014 a quelle dell’anno precedente, così come stabilito nel verbale del 7 febbraio 2013.
Venerdì scorso, invece, le province hanno ribadito di non avere a disposizione risorse aggiuntive. Un problema ulteriore da risolvere. Il gruppo di lavoro insediato dalla Regione ha verificato, in base a studi dell’Asstra e dell’Università La Sapienza di Roma, che il costo di esercizio di un’azienda come la Sita Sud non può superare i 3 euro a km, con un corrispettivo di 1,95 ed il resto dai proventi di esercizio, cioé i biglietti. Una valutazione che, quindi, ha confermato, sebbene in parte, le lamentele dell’azienda che, attualmente percepisce un corrispettivo medio di 1,87 euro, in base ai 4 contratti in essere, con la Regione e le tre provincie di Napoli, Avellino e Salerno, denunciando di non andare oltre i 72 centesimi, con uno sbilancio di 30/40 centesimi a chilometro. In base ai dati regionali l’azienda potrebbe aspirare ad una compensazione per 3 milioni a fronte dei quasi 5 vantati che salirebbero ad 8 in base ad altre valutazioni. Un discorso che, però, rischia di complicarsi ulteriormente alla luce di quanto denunciato venerdì dalle province. Se anche la Regione stasera dovesse accettare un aumento del corrispettivo, se questo dovesse avvenire a parità di risorse a disposizione si andrebbe comunque, se la Sita restasse in Campania, ad un taglio del totale dei chilometri effettuati, cioé dei servizi e dei dipendenti necessari.