I sindacati restano fermi sulla richiesta di ritirare le manifestazioni di interesse avviate dal Comune e dalla Provincia di Salerno, preoccupati per i livelli occupazionali e per le possibili future retribuzioni con una nuova società. Intanto gli autobus del Cstp continuano a rimanere in buona parte nei depositi per problemi di manutenzione. (070812)
Questa manifestazione d’interesse “non s’ha da fare”. I sindacati, all’indomani della lettera inviata al sindaco ed al presidente della provincia di Salerno, oltre che ai rispettivi assessori alla mobilità e trasporti, tornano a chiedere un’interruzione delle procedure per il possibile affidamento dei servizi attualmente assicurati dal Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici, nonostante la volotà di Palazzo di Città di andare avanti. I parametri fissati dalle due amministrazioni, infatti, secondo Fit, Filt, Ugl ed Uil non terrebbero conto di alcuni fattori ritenuti importanti che rischierebbero di portare le aziende interessate a formulare ipotesi che puntino in gran parte sul contenimento delle spese con la riduzione del costo del lavoro.
Intanto la maggior parte degli autobus del Cstp continua a restare nei depositi. Pochi i mezzi che hanno assicurato le loro corse nella giornata odierna. A Salerno poco più di una decina i pullman inizialmente ritenuti in condizioni di viaggiare, ridotti a 4 dopo una verifica tecnica. Alla fine ne sono usciti due ed uno di questi alle 9 e 10 di questa mattina si è anche fermato per problemi meccanici venendo sostituito poco dopo.
Da oggi, intanto, è scattato il piano relativo alla dismissione del deposito di cava de Tirreni, comunicato ieri ufficialmente dai vertici del Cstp ai sindacati, con il trasferimento dei mezzi impiegati per il servizio urbano nella Valle dell’Irno a Mercato San Severino. Un piano che si completerà nei prossimi giorni in vista di una cessione della struttura per far cassa.