Sono arrivati intorno alle 11 e 30 di oggi al porto di Salerno, i 320 migranti giunti a bordo del Durand de La Penne della Marina Militare (Durand de la Penne (Genova, 11 febbraio 1914 – Genova, 17 gennaio 1992) è stato un ammiraglio e politico italiano. Prestò servizio come incursore della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale, venendo decorato con la medaglia d’oro al valor militare. Nel 1993 la Marina Militare ha battezzato in suo onore il cacciatorpediniere lanciamissili Luigi Durand de la Penne D560, una delle due unità De La Penne. L’altro è il Francesco Mimbelli D561. Si ispirano alle sue azioni militari i film L’affondamento della Valiant e I sette dell’Orsa maggiore).
Si tratta del settimo sbarco da luglio ad oggi. Due in quel mese, l’1 e il 19. Tre ad agosto il 5, il 18 ed il 31 e l’ultimo del 2014 il 16 settembre scorso. In totale sono transitati sul territorio salernitano 8.250 migranti. Alcuni sono stati dirottati verso i centri di accoglienza della provincia, molti quelli gestiti dalla Caritas, altri trasferiti in altre province d’Italia.
La Prefettura di Salerno ha costituito una Unità di crisi, dopo una riunione che ieri pomeriggio ha visto protagonisti forze dell’ordine, autorità sanitarie, associazioni di volontariato, Protezione civile ed Autorità portuale. Provengono dalle coste africane, in particolare dalla Libia da mesi divisa tra due stati, uno riconosciuto ed un altro, a Tripoli e con l’incubo dell’Isis.
Tra loro diciannove bambini ed una trentina di donne, molte delle quali incinte. Sono sopravvissuti alle onde e al freddo nel Canale di Sicilia, dove, a circa cento miglia a sud di Lampedusa, la Guardia costiera di Roma ha intercettato undici gommoni e barconi, recuperando un migliaio di subsahariani.
Primo a salire a bordo il capo della Mobile, Claudio De Salvo per scovare possibili scafisti. Secondo il comandante della Capitaneria di porto di Salerno Angora, la Polizia ne avrebbe individuato uno. (170215)