Quella che si aprirà domani potrebbe essere una settimana importante per il futuro dell’amministrazione comunale di Salerno. Giovedì, infatti, salvo agitazioni degli avvocati, si prospetta una giornata giudiziaria intensa con l’udienza in Corte d’Appello per la decadenza del primo cittadino oltre che per due procedimenti relativi al Crescent, uno di questi vede coinvolte 23 persone, tra amministratori, tecnici ed imprenditori. Sullo sfondo l’attesa per le decisioni della Soprintendenza sulle autorizzazioni paesaggistiche con nuove polemiche da parte di Italia Nostra per le indiscrezioni sul verbale del tavolo tecnico sottoscritto da Comune ed ente di Via Tasso. (051014)
Conto alla rovescia per il giorno del giudizio o, per meglio dire, dei giudizi. Giovedì 9, infatti, l’amministrazione comunale ed il sindaco De Luca in particolare, saranno impegnati in una lunga giornata tra tribunale e Tar, tra l’udienza in Corte d’Appello, che potrebbe essere decisiva per l’incompatibilità, cioè per decretare nuovamente la decadenza del primo cittadino, decisa a gennaio dal tribunale salernitano e poi sottoposta a sospensiva in seguito all’appello presentato e i procedimenti legati al Crescent, uno di questi davanti al tribunale amministrativo regionale per il settore 1. Sette giorni più che importanti, quindi, in attesa anche delle decisioni della Soprintendenza sulle autorizzazioni paesaggistiche dell’edificio di Via Alvarez sulle quali si sono scatenate nuove polemiche da parte dell’associazione Italia Nostra.
Giovedì, intanto ci rischia, salvo agitazioni degli avvocati, un vero e proprio ingorgo giudiziario.
Alle 13, come deciso l’altro giorno dalla Corte d’Appello di Salerno, ci sarà la nuova udienza in merito all’incompatibilità del sindaco, con il ruolo di componente del Governo Letta. Una questione che va avanti da tempo e che aveva portato il tribunale, lo scorso 24 gennaio, a dichiarare decaduto, in primo grado, De Luca. Una udienza già rinviata a maggio ed aggiornata la scorsa settimana con la riunificazione di tutti i giudizi, cioé anche degli altri appelli presentati, dal vice sindaco Avossa, da alcuni consiglieri comunali e due gruppi di cittadini.
Sempre giovedì, poi, i legali del sindaoc e dell’amministrazione dovranno fronteggiare anche altri due procedimenti. davanti al Gip Sergio De Lucia ci sarà l’udienza preliminare per il Crescent che vede coinvolte 23 persone, tra il sindaco, amministratori, tecnici ed imprenditori. Contemporaneamente, ma al tar, ci sarà l’udienza di merito per il Lotto 1, quello i cui lavori sono rimasti bloccati, a differenza del resto dell’emiciclo.
Tutto questo mentre divampano nuove polemiche, cresciute negli ultimi due giorni, in seguito ad alcuni stralci del verbale del tavolo tecnico dell’11 settembre scorso, tra Comune di Salerno e Soprintendenza, trapelati sulla stampa.
Palazzo di città, in sostanza, avrebbe ribadito la bontà del suo operato e la validità del progetto, integrando con fotografie e rendering la nuova richiesta di autorizzazioni paesaggistiche, non concendendo spaszio a revisioni radicali dell’intervento come il presunto taglio di un piano dell’edificio, scartato con decisione direttamente dal sindaco dal proprio profilo facebook.
Al massimo, infatti, dai verbali emergerebbe la possibilità di non realizzare l’edificio trapezio destinato alla Capitaneria, alla luce dell’impossibilitò di demolire l’attuale sede della Guardia Costiera, destinando eventualmente l’are a verde pubblico attrezzato.
Una ipotesi che per l’associazione ambientalista non risolverebbe i problemi anche alla luce delle promesse dell’amministrazione di riqualificare la spiaggia di Santa teresa con un ripascimento fino a Piazza Cavour.