La Campania è quindicesima in Italia per quanto riguarda i livelli minimi essenziali di assistenza in sanità. Fa parte, infatti, delle 7 regioni – più la provincia autonoma di Bolzano – non in grado di garantire i LEA nella sanità in almeno una delle tre aree monitorate dal Ministero della Salute: distrettuale, ospedaliero e prevenzione. La carenza riguarda in particolare l’area distrettuale. La Valle d’Aosta è l’unica con tutte e tre le aree sotto il livello di sufficienza. La Puglia è la regione migliore del Sud, garantendo i livelli minimi essenziali in sanità in tutte e tre le fasce prese in considerazione nei dati resi pubblici da YouTrend in riferimento al 2022. Anche la Basilicata fa registrare una sufficienza nelle tre aree. I dati sono del Ministero della Salute. Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Lombardia sono le regioni con i Lea migliori.

Queste notizie si aggiungono a quelle emerse giorni fa dai dati Siope secondo i quali nel 2023 la Campania ha speso per i cittadini che sono andati a curarsi fuori Regione 403.733.891,52 milioni. Alla voce mobilità sanitaria attiva, invece, la Campania ha incassato 175.261.463,31 milioni. Il saldo negativo è pari a 228.472.428,21 euro. Insomma, ogni anno la Campania spende mediamente 250 milioni per pagare gli ospedali di altre regioni che assistono i campani.

Di Franco Esposito

Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.