Infuocato consiglio provinciale a Salerno. la Giunta Iannone si salva in extremis sul voto per il Rendiconto 2012. Il Pdl ha ribadito di essere all’opposizione. Amministrazione salvata da astensioni ed assenze. (130513 Giancarlo Frasca)
Il Popolo della Libertà si tira fuori definitivamente dall’amministrazione provinciale di Salerno. Dopo la rottura con Fratelli d’Italia, questa mattina a palazzo Sant’Agostino il capogruppo del Pdl, Pasquale Aliberti, ha duramente attaccato l’amministrazione Iannone, nel corso del Consiglio provinciale riunitosi nuovamente oggi per l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2012 dopo il nulla di fatto di venerdì scorso. Seduta valida, invece, stavolta, con 27 consiglieri presenti. Prima di riuscire a votare, però, la seduta si è infiammata nel corso delle dichiarazioni di voto. Ad accendere gli animi, soprattutto Pasquale Aliberti. Il capogruppo del Pdl ha detto di essere perplesso per la relazione presentata dall’assessore al bilancio mancusi per una manovra economica che, secondo il sindaco di Scafati, nemmeno lui avrebbe condiviso. Critiche per le conseguenze dello sforamento del patto di stabilità ed in generale per l’assetto politico che si sarebbe venuto a creare a Palazzo Sant’Agostino. Qui, infatti, l’affondo più duro. Aliberti ha accusato Iannone e la sua amministrazione di non avere più una maggioranza politica e , forse, neanche più numerica. Secondo Aliberti non ci sarebbero più i 19 voti della maggioranza qualificata ribadendo che il Pdl è all’opposizione. Meglio un commissariamento, ha aggiunto il capogruppo del Popolo della Libertà che una Provincia gestita come verrebbe fatto sinora.
Una serie di critiche respinte al mittente da Iannone, sotto l’aspetto politico, e dall’assessore Mancusi su quello strettamente legato al Bilancio. Secondo l’assessore al bilancio, infatti, “nel documento in esame emergerebbero maggiori entrate, ma anche uscite straordinarie. Dall’accertamento dei residui attivi e passivi ci sarebbe un saldo attivo di circa 15 milioni. Un documento, insomma, che secondo Mancusi presenterebbe elementi che andrebbero verso un’ottima gestione amministrativa e contabile.
Controreplica affidata a Franco Annunziata. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha detto che “in alcune scelte ci sono ragionamenti che non appartengono alle dinamiche del consiglio provinciale”. Annunziata ha anche parlato di un atteggiamento suicida da parte del Pdl è suicida. Nonostante la divisione, infatti, il centrodestra avrebbe dimostrato alle ultime elezioni di essere maggioranza nel salernitano.
Il capogruppo di Fdi, inoltre, ha ricordato al Pdl che “si andasse verso lo sforamento del patto di stabilità era emerso già nel corso del 2012 e certe scelte sono state condivise da tutti, senza obiezioni”.
Alla fine, comunque, il Rendiconto è stato approvato, seppur con soli 13 voti favorevoli. 10 i no ed un’astensione, quella di Antonio Cammarota. Tre consiglieri, invece, si sono allontanai dall’aula, rispetto alla conta iniziale. (130513 Giancarlo Frasca)