L’intervento di demolizione e ricostruzione di una parte minima di piazza della libertà, in seguito ai cedimenti riscontrati nei mesi scorsi dovrà attendere almeno un mese e mezzo. Nonostante l’intenzione del Comune di Salerno, committente dell’opera che resta pubblica differenza del vicino Crescent, che è invece un cantiere privato, di risolvere quanto prima il problema, per conoscere un piano dettagliato dell’intervento occorrerà attendere. A differenza di quanto ipotizzato nei giorni scorsi, infatti, l’Esa Costruzioni, che sta realizzando la piazza ed il sottostante parcheggio interrato, dovrà chiedere all’amministrazione uno slittamento dei termini. Questo in seguito alla decisione della Procura, di dare mandato ieri ai propri consulenti di fare ulteriori indagini e prove tecniche per appurare le responsabilità su quanto accaduto. Iscritti nel registro degli indagati anche 4 tra imprenditori e tecnici impegnati nella piazza. In attesa, quindi, che venga consegnata una relazione dettagliata ai pm Valenti e Polito, entro 45 giorni, l’impresa che ha subito fornito la massima collaborazione, ha intenzione di rispondere con una dilazione dei tempi all’ordine di servizio del Comune di Salerno di mettere a punto in poco tempo un progetto di demolizione e ricostruzione dell’area interessata.
“Nonostante l’ordine di servizio di Palazzo di Città penso che dovremo attendere che si completi il lavoro dei tecnici della Procura che hanno a disposizione 45 giorni – spiega Enrico Esposito della Esa Costruzioni – Occorrerà giocoforza allungare i tempi”.
In attesa che la situazione si chiarisca, in seguito all’intervento della Procura, l’Esa ha anche deciso di rinviare qualsiasi commento sulle tante voci ed ipotesi che si sono rincorse su quanto accaduto in Piazza della Libertà. “In questo momento abbiamo deciso di non intervenire sulla vicenda per rispetto del lavoro della Procura –dice ancora Esposito – Soltanto dopo diremo la nostra.
In questa fase, comunque, siamo sicuramente sereni ed attenderemo che si completi l’indagine dei pm Valenti e Polito”.
Il problema, del resto, come precisato dai vertici dell’Esa Costruzioni sarebbe limitato e non preoccupante. L’abbassamento, o cedimento che dir si voglia, esclusivamente del solaio di copertura si sarebbe verificato in corrispondenza di due soli pilastri sui circa 300 della struttura. In corrispondenza delle due verticali, tra l’altro, sia i due piani di pilastri che il solaio del primo livello del parcheggio e la fondazione sono apparsi perfettamente integri, così come il capitello del pilastro superiore, nonostante il cedimento del solaio di una decina di centimetri. Un problema riscontrato su poco più di 400 metri quadrati di piazza, circa l’1,5% della superficie totale, in un’area ancora da completare nel settore 2. “Si tratta di un’area limitata rispetto all’intera piazza – conclude Esposito – Poche centinaia di metri su circa 40.000 ma non voglio parlarne per ora. Ci ritorneremo tra 45 giorni”. (200912 Giancarlo Frasca)