I giorni passano e, quindi, si avvicina la riapertura delle scuole, con una situazione sempre più delicata per il trasporto pubblico locale in Campania e, soprattutto, nel salernitano. Se, infatti, ancora non ci sono certezze sul futuro del Cstp, cioé dei collegamenti su gomma, si prevedono disagi crescenti anche per i treni dopo i nuovi tagli decisi dalla Giunta regionale. Per il Governatore Caldoro, però, la colpa sarebbe del Governo che non investe su trasporti e sanità scaricando la responsabilità agli enti locali. (230812)
Si preannuncia un settembre pieno di disagi per studenti e pendolari, in vista del ritorno a scuola ed al lavoro, almeno sul versante trasporti. La vertenza Cstp, infatti, resta ancora lontana da una soluzione positiva. Il 10 settembre azienda e sindacati riprenderanno la discussione sui licenziamenti collettivi e, quindi, sulla procedura di mobilità avviata dal Consorzio a luglio. Tra il 7 ed il 13, poi, si riunirà l’assemblea dei soci dalla quale dipende la ricapitalizzazione, ipotesi remota, o la scelta di chiedere il concordato preventivo per salvare l’azienda dalla chiusura. Sullo sfondo la manifestazione d’interesse voluta dai liquidatori per cedere il Cstp oltre a quelle di Comune e Provincia di Salerno per affidare ad altre aziende il servizio di traporto in ambito urbano ed extraurbano. Settimane decisive, quindi, per capire quale futuro potranno avere i collegamenti su gomma nel salernitano.
Una situazione difficile anche per quelli su ferro dopo l’allarme lanciato a più riprese dai sindacati sui nuovi tagli decisi dalla Giunta Regionale che con la delibera 434 dello scorso 9 agosto, ha disposto la riduzione di quasi un milione e mezzo di chilometri e, quindi, di 13 milioni e mezzo di euro. Tagli che penalizzerebbero soprattuttola provincia di Salerno con la tratta verso Avellino a rischio cancellazione con possibili straschi anche sul servizio della Circumsalernitana, in barba ai piani dell’Università per collegare su ferro l’ateneo. Problemi anche per i treni da e per Sapri ed in genere sulle tratte a sud del capoluogo.
Per il governatore Caldoro, però, le vere colpe non sarebbero della Regione ma andrebbero ricercate nelle scelte del Governo, che continua a tagliare settori strategici come trasporti e sanità