Salerno e la Salernitana non dimenticano i propri tifosi che sono scomparsi. Questa mattina, come ogni anno, il consueto ricordo promosso dal Salerno Club 2010 che ha visto la partecipazione anche di una delegazione del club granata. (021112 Giancarlo Frasca)

24 maggio 1999, su un treno di tifosi provenienti da Piacenza, dove la Salernitana aveva giocato e perso, pochi minuti prima dlel’arrivo in stazione, a Salerno, si sprigiona un incendio sulla quinta carrozza di testa del convoglio speciale, organizzato dalle Ferrovie dello Stato. Un vero e proprio inferno nel quale perdono la vita quattro giovani sostenitori granata con altre nove persone (fra loro due poliziotti intossicati dal fumo) che rimangono ferite.
A perdere la vita per asfissia Vincenzo Lioi e Ciro Alfieri, due cugini di 15 anni, ritrovati stretti l’uno all’ altro sul pavimento. Avevano, invece, 23 anni, Giuseppe Diodato e Simone Vitale, quest’ultimo morto dopo aver cercato di aiutare altri occupanti del treno.
Questa mattina, come ogni anno, il Salerno Club 2010 di Salvatore Orilia, ha voluto ricordare, la memoria dei quattro ragazzi con una cerimonia nel cimitero del capoluogo. Al monumeto per i tifosi salernitani una delegazione del club granata, composta dal direttore sportivo massimo Mariotto e da David Giubilato che non sono partiti per Pontedera. Il tecnico Carlo Perrone ha inviato un proprio messaggio, dicendosi rammarico di non poter essere presente ripromettendosi di rendere quanto prima omaggio ai tifosi defunti.
A commemorarli anche l’arcivescovo monsignor Luigi moretti che si è fermato nel corso della processione tra i viali del cimitero salernitano che c’è stata dopo la messa solenne celebrata nel piazzale dell’ossario e prima della benedizione al monumento ai caduti.