Il 19,4% delle famiglie salernitane è monoreddito e con almeno un minore di 6 anni a carico. I contribuenti Irpef salernitani con reddito sotto i 10mila euro sono il 29,8%. Sono dati Istat e Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) del 2024 elaborati da Openpolis e fotografano la situazione nel 2019. Quasi l’84% dei comuni a basso reddito e con incidenza di famiglie monoreddito con figli a carico si trova nel Mezzogiorno. Tutto questo incide sulla possibilità di fare vacanze. Nel 2022 il 35,9% dei nuclei familiari ha dichiarato di non potersi permettere una settimana di ferie lontano da casa. In presenza di uno o due figli minori, la quota si attesta attorno al 30%; con almeno 3 figli sale fino al 45,7%. Pur essendoci stato un lieve calo, pari al 4,5% tra il 2021 e il 2022, il fenomeno comunque resta grave. Significa una compromissione delle opportunità formative e del diritto al gioco e al tempo libero per molti minori. Questi dati, essendo basati anche sul reddito dichiarato, vanno chiaramente trattati con cautela. Sia per l’impatto dell’evasione fiscale, che per il diverso potere di acquisto tra aree del paese. Tuttavia rappresentano un primo riferimento per comprendere i possibili fattori di deprivazione tra le famiglie. Tra questi la rinuncia a spese che spesso nel parlare comune vengono considerate non essenziali, come appunto le vacanze. A tutto questo va aggiunto che secondo gli ultimi recentissimi dati Istat, l’inflazione incide proprio sulle vacanze. Nella top ten dei rincari mensili e annui nello scorso mese di luglio, sei voci su 10 riguardano settori che hanno a che fare con le vacanze. L’elaborazione, su dati Istat, è dell’Unione Nazionale Consumatori. Al primo posto villaggi vacanze, campeggi, ostelli con un aumento del 18,8% rispetto a giugno 2024. Segue l’energia elettica con un + 18,4%, poi i pacchetti vacanza nazionali con un incremento in appena un mese del 14,5%. Aumentano il trasporto marittimo, gli stabilimenti balneari e le piscine con un +10% rispetto a giugno 2024. Per una coppia con due figli ciò corrisponde ad una maggiore spesa su base annua di 106 euro. Per fronteggiare i rialzi di alberghi e ristoranti una coppia con 1 figlio pagherà 95 euro in più, in media una famiglia spenderà 69 euro in più. Una curiosità. L’aumento maggiore riguarda l’olio d’oliva con il 35,4%. Per una coppia con due figli, l’inflazione tendenziale pari all’1,3% significa, nonostante il risparmio sulle voci abitazione ed elettricità pari a 102 euro, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 269 euro su base annua. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 238 euro, per una famiglia media è di 159 euro. Tra le regioni più care, sopra la media nazionale, c’è la Campania, all’ottavo posto in Italia con un rincaro annuo per famiglia media di 309 euro. In Campania la città più cara è Benevento, ottava in Italia. Salerno non ha fornito i propri dati.