Anche gli altri settori di Piazza della Libertà, a Salerno, mancherebbero dei requisiti di sicurezza previsti per legge. E’ uno dei passaggi della relazione del professor Augenti che ha risposto ai quesiti del Gip del Tribunale di Salerno in merito ai problemi emersi nel settore due del grande spazio a mare in corso di realizzazione. (170913)

“Anche gli altri settori dell’opera oggetto d’indagine mancano dei requisiti di sicurezza previsti dalla Legge”. E’ quanto si legge a pagine 136 della perizia depositata ieri sera dall’ingegnere Nicola Augenti, incaricato di chiarire una volta e per tutte la delicata questione di Piazza della Libertà a Salerno, dal Gip Vito De Nicola.
L’intervento per sanare i cedimenti del 24 luglio del 2012 potrebbero interessare tutta l’area e non soltanto il settore 2. I problemi del grande spazio aperto verso il mare, in corso di realizzazione in via Alvare, con il cedimento di parte del solaio, infatti, sarebbero legati ad un difetto di progettazione e di esecuzione dei lavori.
Almeno secondo le prime indiscrezioni sulla perizia. 139 pagine di relazione tecnica, nelle quali Augenti, che aveva visitato il cantiere due mesi fa, ha analizzato nei dettagli il progetto e la realizzazione dell’opera nei mesi scorsi. Secondo la perizia sarebbero stati sottovalutati alcuni aspetti, tra i quali la “verifica a punzonamento”, utile alla determinazione dello “stato limite ultimo di rottura” in solai sottoposti a carichi provenienti da pilastri. La causa principale del cedimento, quindi, sarebbe da imputare, ad alcuni errori del progetto esecutivo, chiamato progetto costruttivo. Per Augenti, in sostanza, i dissesti sarebbero certamente conseguenti alla mancanza delle necessarie armature a taglio in corrispondenza delle zone di sommità dei pilastri. La struttura, inoltre, non sarebbe stata in grado di sopportare neppuure i sovraccarichi massimi di esercizio previsti in progetto, ovvero la presenza di persone ed autoveicoli. Una concausa, poi, sarebbe da ricercare in difetti esecutivi che hanno caratterizzato la posa in opera delle armature che avrebbero comportato una maggiore vulnerabilità dell’intera struttura.
Le analisi avrebbe anche portato Augenti ad affermare che non solo il Settore 2, nel quale si è manifestato con più evidenza il fenomeno del luglio 2012 , ma anche gli altri settori dell’opera, mancherebbero dei requisiti di sicurezza previsti dalla Legge.
Augenti avrebbe infine consigliato all’autorità giudiziaria un eventuale approfondimento sull’impornete variante, che ha interessato l’opera e, soprattutto, le iniziative di consentire l’accesso al pubblico sull’impalcato di copertura del parcheggio ed all’interno di esso, dureante la prima inaugurazione parziel del 19 settembre del 2010, in assenza di qualunque prova di carico effettuate, poi, soltanto a febbraio del 2011. Una iniziativa che avrebbe messo a repentaglio la vita delle persone presenti. In sostanza, Augenti, ipotizza che in quell’occasione si sarebbero potuti verificare dei cedimenti.
Intanto ieri, al Comune di Salerno, si è svolto il primo incontro tra la Mi.am. l’impresa di Nocera Inferiore indicata dal consorzio tekton per supentrare all’Esa, dopo la rescissione del contratto per una interdittiva antimafia, ed i tecnici di Palazzo di Città. Da ieri pomeriggio i primi operai sono entrati nell’area per le operazioni legate al passaggio di cantiere, dalla verifica della sicurezza alle strutture necessarie per riavviare i lavori alla risistemazine delle recinzioni. Interventi ancora in corso in vista della ripresa delle attività almeno per quanto riguarda l’anello viario e l’area dei negozi che affaccia sul mare e sulla spiaggia di Santa Teresa.
Per la pavimentazione, invece, si dovrebbe provvedere ad una nuova gara d’appalto per l’affidamento dell’intervento.