Ancora un rinvio per il processo sul crac del gruppo pastaio Amato di Salerno. A presentare istanza di legittimo impedimento è stato, stavolta, Paolo Del Mese. L’ex parlamentare dell’Udeur è ancora ricoverato all’ospedale di Sarno dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Il processo è stato rinviato al 10 aprile. È il secondo caso consecutivo di legittimo impedimento dopo quello presentato dai legali del cavaliere Giuseppe Amato alla prima udienza del 12 febbraio.
Intanto è stata accolta la richiesta di patteggiamento presentata dagli avvocati di Simone Labonia, uno degli imputati nel processo del crac Amato. Per lui si prospetta una pena di 2 anni e 10 mesi di carcere. Nell’inchiesta condotta della magistratura salernitana sul gruppo Amato csarebbe emersa una distrazione di beni di 47 milioni di euro e un crac di quasi cento milioni. Le accuse contestate dal pm Senatore vanno dalla bancarotta fraudolenta alla distrazione di beni. Giuseppe Amato. Per il crac del gruppo imprenditoriale più importante di Salerno, titolare di uno dei più grandi pastifici meridionali, sfileranno in aula 28 imputati. Tra questi nomi eccellenti come quello del cavaliere Giuseppe Amato e del presidente nazionale dell’Ordine dei commercialisti Claudio Siciliotti. Ed ancora, oltre a Del Mese e Labonia: Massimo Menna, Alfio Barbato, Antonio Anastasio, Enrico Esposito, Gilberto Belcore, Maurizio Pilone, Paola Bisogno, Luciano Vignes, Pasquale Attanasio, Roberto D’Imperio, Ignazio Amato, Maria Francesca Napoli, Giovanni Giudice, Leonardo De Filippo, Mirko Mannaro, Antonio Esposito, Michele Cicognini, Pietro Maria Vassena, Emanuele Troiero, Patrizia Beatrice, Francesco Franzesi, Maria Ciriello, Marcello Mascolo e Alfredo Delehaye. (110313)