Alla presenza del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di Corpo d’Amata Leonardo Gallitelli, è stata intitolata alla memoria di Fortunato Arena e Claudio Pezzuto, uccisi nel 1992 a Pontecagnano Faiano, durante un servizio di controllo, la caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno in via Raffaele Mauri. (120214)
Da oggi la caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno è dedicata a Fortunato Arena e Claudio Pezzuto. In mattinata la cerimonia d’intitolazione alle due vittime del dovere – Medaglie d’Oro al Valor Militare. Alla manifestazione invitato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, con le autorità militari, religiose e civili. Nel pomeriggio, alle 15, presso la chiesa di San Benedetto, a Pontecagnano Faiano,la messa in memoria dei due caduti e, successivamente, la deposizione dei fiori presso il monumento nel luogo dell’eccidio del 12 febbraio 1992.
Claudio Pezzuto e Fortunato Arena, Medaglie d’Oro al Valor Militare, furono uccisi nel pieno centro abitato di Faiano durante un normale servizio di pattugliamento.
Fortunato Arena era nato a San filippo del Mela (ME) il 25 febbraio 1969. Orfano di madre, da quando aveva 8 anni, a 17 anni si arruola nei carabinieri: ha frequentato la scuola allievi a Roma. Prima destinazione Legione Carabinieri Salerno poi destinazione Stazione Pontecagnano. Ha svolto vari servizi provvisori in varie caserme. Nel 1991 sposa Angela Lampasona. Abitavano a Montecorvino Pugliano.
Le sue spoglie sono sepolte nel cimitero di Nocera Superiore.
Claudio Pezzuto era nato a Surbo (LE) il 07/07/1963.
Restò da piccolo orfano di padre. Si arruolò nell’arma dei carabinieri il 28/05/1982 all’età di 19 anni, svolgendo il corso di allievo carabiniere presso la scuola allievi carabinieri di Chieti.
Servizi svolti: Stazione Carabinieri di Paolo VI (TA),Stazione Carabinieri di Irsina (MT),Comando Tenenza Carabinieri di Chiaromonte (PZ), Comando Compagnia di Senise (PZ), Stazione Carabinieri San Severino Lucano (PZ). Trasferito presso la stazione carabinieri di Pontecagnano (SA) in data 17/11/1987.
Il 14/04/1988 si sposò con Tania Pisani e il 07/01/1989 nacque il loro primogenito Alessio (quando è morto il suo papà aveva 3 anni).
Il 5 Giugno 1993 in occasione della Festa dell’Arma il Presidente della Repubblica On.Oscar Luigi Scalfaro consegnò alla Signora Tania Pisani e al figlio Alessio Pezzuto la Medaglia d’Oro al Valore Militare.
Così la notizia della loro uccisione da Corriere della Sera del 13 febbraio 1992:
Li hanno massacrati durante un controllo di routine
Pontecagnano, i killer scendono dalla jeep e inseguono il militare ferito per finirlo. Pezzuto Claudio 29 anni e Arena Fortunato 23 anni sono stati massacrati senza pieta’ a colpi di mitra dopo aver intimato l’alt a una macchina con targa del Nord. fermato Cavallaro Antonio, un camorrista sospettato di aver fatto parte del commando.
PONTECAGNANO (Salerno) . Come a Medellin. Raffiche di mitra tra la folla, gente che fugge, due carabinieri massacrati. Per cinque minuti ieri sera nella piazza centrale di Faiano, frazione di Pontecagnano, si e’ scatenato l’ inferno. Quando le armi si sono zittite, per terra c’ erano i corpi di due giovani militari crivellati di colpi. Sono le 20. Claudio Pezzuto, 29 anni, e Fortunato Arena, 23, stanno rientrando in auto verso la loro caserma, la stazione di Friano, dopo una serie di controlli di routine. Qualcosa li insospettisce pero’ nella centrale piazza Garibaldi. Tra i ragazzi dello struscio serale e i negozi che stanno per chiudere, e’ fermo un fuoristrada. Un grande Nissan Patrol bianco, pare targato Firenze. A bordo ci sono due persone, tre secondo altre testimonianze. Poco lontano un altro giovane sta telefonando in una cabina. Pezzuto scende e si avvicina alla jeep. Chiede la patente al guidatore. L’ uomo consegna il documento. Pezzuto torna alla Fiat Uno di servizio e da’ la patente al collega per controllare i dati via radio. Ed e’ di quell’ attimo che gli assassini approfittanoo. Quello seduto accanto al guidatore scende e tira fuori un mitra calibro nove. La prima raffica falcia Arena che si accascia nell’ auto. Anche un altro dei malviventi apre il fuoco dal fuoristrada. Adesso e’ Pezzuto nel mirino. Il militare estrae la sua pistola, spara alcuni proiettili. Ma gli assassini sono piu’ precisi. Pezzuto, ferito, cerca di mettersi in salvo nel porticato di un negozio. Il malvivente lo insegue e lo finisce con una sventagliata di mitra. I banditi tornano al Nissan Patrol e fuggono a tutta velocita’ . In fretta arrivano i vigili urbani che hanno il comando a pochi metri di distanza. Per terra ci sono decine di bossoli. I due carabinieri sono ancora vivi. Nelle mani di Arena la patente, probabilmente falsa, di uno degli assassini. I militari vengono caricati su un’ ambulanza ma quando arrivano all’ ospedale San Leonardo di Salerno sono gia’ morti. La centrale operativa di Battipaglia ha seguito tutta la strage in diretta. Era collegata con Arena per il controllo del documento. Hanno sentito tutto. La caccia al Nissan Patrol scatta immediatamente. Il veicolo viene recuperato a pochi chilometri da Faiano. A bordo c’ e’ un mitra. I carabinieri fermano e interrogano senza sosta anche Massimo Cavallaro, fermato in merito al duplice omicidio. La sua posizione non e’ chiara: c’ e’ chi sostiene sia stato bloccato mentre cercava di allontanarsi dal fuoristrada. Invece altre fonti ritengono che sia il proprietario della jeep. In caserma c’ e’ tanta rabbia e dolore. Claudio Pezzuto, originario di Surbo (Lecce), lascia la moglie e un figlio di due anni. Fortunato Arena invece veniva da San Filippo del Mele (Messina). Si era sposato sette mesi fa e la moglie e’ incinta”.(120214)