Tre deputati del Movimento Cinque Stelle, Silvia Giordano, Girolamo Pisano, Angelo Tofalo ed il senatore Andrea Cioffi hanno depositato alla prima sezione del Tar di Salerno un atto ’ad opponendum’ contro il ricorso presentato il 26 gennaio scorso sempre alla giustizia amministrativa dai legali di Vincenzo De Luca, sindaco decaduto di Salerno, contro il decreto firmato dal vice prefetto Giovanni Cirillo che lo aveva sospeso dalla carica di sindaco per effetto della legge Severino a fronte di una condanna per abuso di ufficio nel processo sul termovalorizzatore che doveva sorgere nella periferia di Salerno nel 2008. Il 26 gennaio il Tar Salerno, con un decreto di urgenza, aveva sospeso il provvedimento, reintegrando nelle funzioni di sindaco De Luca, poi dichiarato decaduto dalla Corte di Appello di Salerno con una sentenza pronunciata il 3 febbraio scorso. «Il ricorso di De Luca al Tar contro la legge Severino – secondo quando si legge nell’atto – è inammissibile per carenza di interesse.
Come è notorio, De Luca, dal novembre del 2013 è stato dichiarato incompatibile a rivestire la carica di Sindaco dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ancora De Luca è stato dichiarato decaduto dalla carica di Sindaco con ordinanza del Tribunale di Salerno del 24.01.2014, confermata da ultimo con sentenza della Corte da Appello di Salerno n. 104/2015 del 24.01.2015 e depositata in cancelleria il 3.2.2015, esecutiva ex lege». Inoltre «a fronte di un ricorso improponibile, inammissibile e infondato non è ipotizzabile alcuna tutela cautelare», perchè De Luca «a far data dal maggio 2013, ha esercitato abusivamente la carica di Sindaco, perchè giuridicamente decaduto. La sentenza della Corte d’Appello di Salerno del 3.2.2015, n. 104, è esecutiva e ne ha confermato la decadenza dalla carica di Sindaco a far data dal maggio 2013. Non va è pertanto alcun interesse cautelare nè nel merito perchè De Luca non è più sindaco». (160215)