All’indomani della conferenza stampa tenuta al Comune di Salerno, il Prefetto vicario Cirillo ha firmato il decreto di sospensione dalla carica di sindaco, per Vincenzo De Luca. Provvedimento notificato a palazzo di città per la convocazione del consiglio comunale che dovrà prendere atto di quanto accaduto. (230115)
L’incontro voluto da Vincenzo De Luca, nel salone dei marmi, del Comune di Salerno rischia di essere l’ultimo a palazzo di città per il sindaco, almeno fino ad un eventuale accoglimento di un possibile ricorso. Così come previsto dalla Legge Severino, in caso di condanna anche in primo grado per alcuni reati, tra i quali l’abuso di ufficio, è scattata la sospensione dalla carica di primo cittadino. Il decreto è stato firmato dal vice prefetto vicario, in assenza del Prefetto Pantalone, ormai trasferito a Napoli, Giovanni Cirillo, che aveva ricevuto gli atti del processo sul termovalorizzatore. La seconda sezione penale del tribunale di Salerno, infatti, ha condannato ad un anno di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici, pene comunque sospese in assenza di precedenti, Vincenzo De Luca, nell’ambito del processo sulla realizzazione del termovalorizzatore del capoluogo, mai concretamente costruito, addebitandogli un abuso d’ufficio per la nomina di un project manager, nella figura di un funzionario del comune che, un incarico non contemplato, secondo i giudici. In seguito a questa condanna, all’indomani anche della sollecitazione giunta dal procuratore Capo di Salerno, Corrado Lembo, che incontrando la stampa aveva auspicato l’applicazione della norma, pur salvaguardando la posizione di De Luca, condannato soltanto in primo grado.
La notifica è stata effettuata all’Ufficio avvocatura del Comune e all’Ufficio protocollo, affinché ne fosse informato il presidente del Consiglio, Antonio D’Alessio, per comunicare la sospensione ai consiglieri e la convocazione immediatezza dell’assemblea.