Il tribunale di Salerno chiarisce la vicenda relativa alla condanna, in primo grado, per Vincenzo De Luca, per abuso d’ufficio. Sono state,infatti, depositate le motivazioni relative al processo termovalorizzatore del capoluogo. In 146 pagine i giudici hanno ribadito come la figura del project manager non sia contemplata dal codice degli appalti e che le funzioni assegnategli nell’ambito della realizzazione dell’impianto, con la gestione commissariale affidata all’allora sindaco di Salerno, sarebbero dovute essere svolte dal Rup, il responsabile Unico del procedimento, già presente nella figura dell’ingegnere Barletta.
Motivazioni che, secondo i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che avevano sollevato la questione, chiarirebbe una volta e per tutte che non si sarebbe trattato di un reato linguistico, come definito dallo stesso De Luca. Per i pentastellati, invece, non esiste la legge De Luca e non sarebbe stata rispettata la normativa sugli appalti.
Da verificare ora le decisioni dei legali dell’ex primo cittadino che, comunque, attendevano le motivazioni per definire il tipo di ricorso da presentare in caso di vittoria delle elezioni regionali per evitare che De Luca possa decadere dalla carica di Governatore, in base alla Legge Severino. (210415)