Vincenzo De Luca a tutto campo, contro la Regione Campania nella conferenza stampa convocata questa mattina nel salone del gonfalone del Comune di Salerno, dal sindaco, come preannunciato nell’intervista a telecolore, di lunedì mattina. “Regione Campania e Fondi Europei: un disastro annunciato”, questo il tema dell’incontro con la stampa, nel corso del quale il primo cittadino è tornato ad attaccare duramente la Regione Campania, presentando le sue proposte per l’impiego dei fondi europei su tre capitoli principali. Primo capitolo, ambiente e rifiuti. “Sarebbe l’ora di impiegare i fondi europei come Cristo comanda. Non credo sia oltraggioso usare i fondi europei. Avete traccia di qualcuno che sta ragionando ad esempio su come risolvere il problema di 6 milioni di ecoballe, roba da terzo mondo”. Quindi lavoro e trasporti.
“E’ una Regione truffa. Bisognerebbe aspettare un mese di tempo per verifica gare ed affidamento lavori, di affidare i cantieri ed entro il 2015 fare i collaudi amministrativi e tecnici, cioé di completare tutta la procedura. Che sia una regione truffa è testimoniato da questo. Nessuna risposta sulle risorse disponibili, sull’impegno ad emettere i decreti di finanziamento che noi sollecitiamo per tutti i progetti ammessi a finanziamento. In questi 4 anni che cosa avete fatto? Cioé noi abbiamo dovuto aspettare un decreto per l’accelerazione alla spesa ed ora con l’acqua alla gola stiamo dicendo ad oltre 500 comuni che dobbiamo fare presto perché dobbiamo spendere. Ma in questi 4 anni si poteva fare esattamente la stessa operazione, chiamare i comuni e dire presentate i progetti esecutivi. Non solo. Ma la Regione Campania ha in dotazione presso i propri uffici centinaia di progetti, presentati negli anni scorsi e componenti un parco progetti, risalenti alla precedente amministrazione, rispetto ai quali non è stato fatto nulla. Ne per i progetti già depositati e nemmeno per quelli nuovi che potevano essere presentati è stata messa in campo una qualche iniziativa. Oggi, all’anno e mezzo scarso dalla scadenza per l’impiego e rendicontazione fondi europei, ci troviamo di fronte a questa iniziativa. Ad oggi, che sia chiaro, alla domanda che abbiamo fatto sabato noi, non è stata data alcuna risposta, non a noi, ma ai comuni convocati ieri in regione, anzi abbiamo avuto la conferma dell’operazione truffa perché è stato detto ai comuni cose estremamente gravi., la prima potremmo autorizzarvi a partire con operazioni di gara per comuni i cui progetti sono stati dichiarati coerenti. Un invito a violare la legge che nessun comune accetterà. Senza avere decreti di finanziamento avviamo le gare. Una follia totale. E poi nessuna certezza su pagamento stati di avanzamento. E poi che le opere che si dovessero realizzare dopo il 2015 graverebbero sulle casse dei comuni rischiando il dissesto.
Rispetto ai 530 progetti dichiarati coerenti, quindi, riassumiamo la nostra posizione. Non ci sono alibi. La procedura può andare avanti. Sollecitiamo i decreti di finanziamento entro un mese, a questo punto entro 25 giorni. Chiediamo alla Regione di esplicitare la quantità di risorse effettivamente disponibili, tra quelle non spese, e di garantire che ai comuni che si impegnano siano garantiti modalità di pagamento, corresponsione stati di avanzamento e importi finali che li tutelino visto che saranno piccoli e piccolissimi che rischiano di saltare per possibili contenziosi con le imprese se i comuni non pagano. Attendiamo queste risposte. Sempre per la fotografia della situazione, abbiamo avuto in questi anni uno spostamento di 2 miliardi 790 milioni sui grandi progetti. una scelta in parte corretta in parte furbesca. Non essendo in grado la Regione di spendere le risorse nel ciclo programmato ha dirottato risorse importanti sui grandi progetti per i quali non c’è obbligo di rendicontazione, o meglio di completare l’iter entro 31 dicembre 2015. per i grandi progetti, al 31 gennaio 2014 su quasi 3 miliardi destinati a questo capitolo, ci sono impegni di spesa per 975 milioni e spese effettive, per 556 milioni, cioè abbiamo effettivamente impegnato il 20% delle risorse destinati a grandi progetti. Dei 20 progetti metà non ha completato iter amministrativo e per il 2015 non se ne parla. Ed altri, come la depurazione del Sarno abbiamo avuto il blocco della procedura per problemi su valutazione impatto ambientale e procedura rinviata al Tar con prima udienza ad ottobre 2014. Sono 200 milioni di euro. Anche per i grandi progetti condizione che porterà a non impiego 50% risorse disponibili. la Regione Campania rischia di perdere la metà dei 4 miliardi rimasti per programmazione europea alla fine del 2015. Tutte le condizioni oggettive ad oggi della situazione ci dicono che la Regione perderà nel 2015 2 miliardi e più per incapacità di spesa. Un delitto ed un disastro politico nei confronti di regione con primato nazionale per disoccupazione giovanile e per prodotto interno lordo ridotto a metà di un cittadino della Lombardia.. la nostra iniziativa, quindi, punta a 4 obietti. Uno anticipato. Sostenere con determinazione i 530 comuni che hanno presentato i progetti ed avere i decreti di finanziamento, Impegnino tutti gli staff,l le società collegate e di consulenza ma lo facciano. Se non avremo decreti entro un mese non sarò possibile per tempi tecnici impiegare le risorse. Ovviamente in tutto questo apro una parentesi. Esprimo solidarietà a tecnici e funzionari regionali che pagheranno un prezzo. I ritardi politici si scaricheranno su chi dovrà certificare questi progetti nell’arco di un mese. Vigileremo per verificare che sia rispettata autonomia dirigenti”.
“Accanto a questo blocco, 530 progetti, noi riteniamo di dover sollevare 3 grandi questioni di fondo. Di fronte a pericolo di perdere 2 miliardi di euro riteniamo indispensabile finanziare i 530 progetti e, poi, con i fondi non spendibili per i grandi progetti proponiamo 3 assi di intervento, non 3000, a questo dovrebbero servire fondi strutturali europei, a risolvere problemi strutturali e non sostituire spesa ordinarie. proponiamo 3 altre sfide. la prima ambiente e rifiuti, piano lavoro e trasporti. tre interventi che valgono per tuta la regione e si intrecciano non esigenze comuni siamo per questo ciclo che per quello fino al 2020 altrimenti questo territorio è perduto. Senza la risoluzione di questi problemi è impossibile pensare di sviluppo.
Possibile non pensare di usare i fondi europei almeno per i rifiuti, uno delle più gravi emergenze. Servono almeno le risorse per i siti inquinati, per completare l’impiantistica per il ciclo integrato, realizzare decine di impianti di compostaggio. Vi anticipiamo che siamo gli unici a sostenere i comuni, altro che truffe mediatiche, che il Comune di Salerno mette a disposizione il progetto esecutivo del nostro impianto di compostaggio, gratuitamente se vogliono appaltare strutture come il nostro,m da 30mila tonnellate ampliabile a 40mila. Subito cantierabile. I fondi europei devono servire per la rete di impianti di trattamento dell’umido. I comuni li portano ancora a Padova o in Sicilia, con 60 euro a tonnellate che bruciamo. Oltre ai centinaia di milioni di euro che portiamo in altri paesi d’Europa. Ambiente significa emergenza rifiuti, significa affrontare definitivamente problema dei 6-7 milioni di eco-balle. Ma chi pensate che verrà a risolvere problema eco-balle in Campania, che ha una portata biblica? Chi pensate verrà, Bruxelles, Roma, le Nazioni Unite se non abbiamo noi un piano? Quale è l’obiettivo che avete rispetto ai fondi europei per risolvere questo problema? Per quanto riguarda ambiente rifiuti, L’asse 1 della Regione Campania per i fondi strutturali è di un miliardo e 2, sono stati impegnati, ad oggi, il 19% di queste risorse, incredibile. Neanche sull’asse che prevede interventi idrogeologici ambientali ed altro. Ovviamente c’è un sottocapitolo su depurazione e bonifica. Non abbiamo un programma antinquinamento, un programma compiuto per il trattamento delle acque. Dopo il piano delle bonifiche 2007 non è stato aggiornato. Non c’è rete monitoraggio. Il Port 2007/2013 per le bonifiche dei siti inquinati prevedeva soltanto 61 milioni di euro e di questi abbiamo impegnato neanche due terzi a fronte di 183 siti monitorati dalla stessa regione da bonificare e a fronte di altri 3000 siti per i quali servirebbe analisi. Di fronte a questa emergenza solo 61 milioni impegnati, il nulla. la legge approvata a Roma per terra dei fuochi prevede interventi limitati ma gli stanziamenti non sono fondi dello stato ma i fondi che il Governo pensa di impegnare sono fondi a valere su Pon 2014/20290, sui fondi azione e coesione, cioè non usati come cofinanziamento stato e fondi Fas, cioè fondi comunque sottratti alla campania, di fatto commissariata per decisioni prese a Roma,. C’è da vergognarsi. E parliamo di piccole aree da bonificare. per un’area tipo un campo di calcio, servono 10 milioni di euro per il tipo di inquinamento. Non c’è alcun piano per la mitigazione rischio idrogeologico o monitoraggio. Dunque per il primo capitolo, ambiente e rifiuti sarebbe ora, il momento di fare le persone serie una volta tanto.Ne va del futuro dei nostri figli e del nostro territorio. risolviamo almeno questo problema, non credo sia oltraggioso”
“Il secondo capitolo è un piano per il lavoro. Mentre facciamo truffe mediatiche abbiamo 1300 esuberi nei lavoratori dei consorzi di bacino che pensano di scaricare sui comuni, altro danno per piccoli e grandi. Abbiamo gli ex lavoratori ex Astir, gli idraulico forestali e miliardi di euro non utilizzati. nella nostra proposta dovrebbero servire per grandi programmi di formazione, legati all’impiantistica, impianti di compostaggio ed aiuti ai comuni per la raccolta differenziata. Si devono quantificare i lavoratori in esubero e si utilizzino i fondi europei per il lavoro per dare certezze.
Il terzo capitolo è quello dei trasporti. Temi che possono portare ad una riforma strutturale della regione Campania. Un piano per il lavoro se non lo facciamo in Campania dove lo dovremmo fare?
Infine i trasporti. La regione Campania è ridotta ad essere una regione da terzo e quarto mondo per il trasporto. Chiediamo che si utilizzino per completare metropolitana regionale su ferro. Uno degli obiettivi della precedente giunta, tra tanti disastri. La regione ha sospeso in autotutela nel 2010 gli investimenti. Nel 2010 quando si è insediata la Giunta regionale ha bloccato tutto perché voleva vedere nel merito. Bene. Si può anche comprendere se ci impieghi un mese e non 4 anni che paralizzi una regione intera. E’ successo la seconda ipotesi.
E’ successo lo steso anche per Più Europa. La metropolitana regionale, con collegamenti a tutti i centri costieri ed interni va completata, anche a Sud ed alla nostra università. Questo è il senso dei fondi strutturali.
Ieri sono stato a Roma alla sede dei costruttori, ad un incontro sulle possibilità di pianificazione a sud. I dati del Censis, sulle aree di napoli e bari sono stati finanziati oltre 6000 progetti per un importo medio di 43 mila euro. Fondi strutturali che dovrebbero servire a risolvere problemi di fondo per i quali non ci saranno altre risorse. 6000 progetti.
Allora metropolitana regionale come priorità con collegamenti economici ed ecosostenibili.
Dal prossimo mese la metropolitana di Salerno si chiude se regione prosegue nell’ostruzionismo contro il comune di Salerno. Ma è paralizzato tutto.
Abbiamo aperto il contenzioso. C’era delibera della precedente giunta che nel 2010 inseriva la metro di Salerno nel sistema regionale. Da 4 anni stiamo ancora a balbettare. Chiediamo e pretendiamo che la rete sia inserita nel contratto delle ferrovie altrimenti si chiude e sarebbe un altro delitto politico che valuteranno i cittadini ed i consiglieri regionali che spero diano un segno di vita.
E poi le condizioni del parco rotabile e degli autobus. C’è stato un taglio del 27% nel settore contro l’11 nazionale. Il tpl in Campania è stato cancellato in Campania. E’ cambiato il modo di vita in alcune zone. Pensionati che non possono muoversi da casa, studenti che non possono uscire. Un disastro di civilità. L’Eav è fallita, un’azienda totalmente regionale, credo sia commissariata. Questo drammatizza ulteriormente la situazione.
Per ora ci fermiamo qui, ci saranno altre puntate.
Riassumo
Entro 25 giorni pretendiamo decreti di finanziamenti per 5430 opere che la regione ha giudicato coerenti, non io
Di fronte a pericolo di perdere 2 miliardi di euro si vada avanti comunque non è compito sindaci decidere priorità altrimenti avremo ulteriore conferma su carattere di truffa di chiacchiericci di questi giorni.
Su questi tre assi che abbiamo ricordato possiamo scaricare i fondi che non saranno impegnati. Se ad oggi abbiamo metà grandi progetti non approvati, olttre 1 miliardo, utilizziamolo per avviare a soluzioni tre grandi questioni strutturali, rifiuti ed impiantistica, metro regionale e trasporto su ferro e collegato ed un piano per il lavoro,l formazione professionale seria, come si può gestire impianto di compostaggio o discarica come si può fare riciclo plastica, vetro e raccolta differenziata. Una formazione professionale vera e non truffa. Questo vuol dire creare lavoro e non clienti. Questa la differenza di impostazione. C’è in queste ora sta pensando a moltiplicare lavoro e chi come chi vi parla vuole creare lavoro e civilità politica in una region nella quale i fondi pubblici vengono considerati di famiglia, da amministrare per clientele. Mi auguro che qualche organo di informazione accorsato se ne accorga”.
Poi sollecitato dai giornalisti, ha proseguito:
“Andremo nei territori a spiegare queste proposte, presso i lavoratori. Parte una battaglia. Ognuno parte dalle responsabilità che crede di avere. Sarebbe bene che in regione si aprisse una battaglia su questi temi. Ci auguriamo che anche in maniera trasversale, un trasversalismo buono, ci si attivi per risolvere problemi generali”.
E poi il ricorso al tar sui fondi europei:
“Quando a dicembre la Regione Campania ha fatto un bando e dice che sono ammessi comuni sotto 50 mila abitanti. Bene. Il Comune di Salerno, corretto, non presentano nessun progetto per rispetto. Poi in una risposta di chiarimento richiesto da comuni superiori a 50 mila abitanti la regione ha detto presentate i progetti. Quindi ci siamo trovati a gennaio con Salerno che aveva rispettato bando che non aveva presentato progetti ed altri che, invece, lo avevano fatto, Significa che, visto che siamo in Campania, qualcuno pensa di poter avere soldi perché è ammanigliato. la contestazione non è verso i comuni ma verso soggetti di amministrazioni grandi che pensavano di fare i furbi. Ma il ricorso non significa più nulla è stato tolto di mezzo, possono andare avanti tranquillamente”. (190314 Giancarlo Frasca)