Entro domani il molo 10 del porto di Salerno tornerà alla sua regolare operatività dopo il secondo sbarco di migranti, avvenuto ieri mattina. Concluse le operazioni sanitarie e burocratiche, uomini, donne e bambini, sono stati trasferiti nei centri di prima accoglienza. In 300, circa, resteranno in Campania, un centinaio nel salernitano. Intanto la Cgil attacca i comuni della provincia che, a differenza del capoluogo e di qualche altro centro, non hanno accolto l’invito della prefettura, per l’ospitalità. “Un’occasione perduta”, secondo Anselmo Botte. Ed intanto si profilano nuovi sbarchi nelle prossime settimane. (200714)
Tutto ha funzionato alla perfezione, senza intoppi di particolare rilievo. La macchina organizzatrice, già rodata il 1 luglio scorso quando l’Etna aveva sbarcato 1.044 migranti a Salerno, non si è fatta trovare impreparata, ieri al secondo arrivo della nave rifornitrice della Marina Militare Italiana. Nonostante il numero raddoppiato di uomini, donne e bambini, infatti, sulle banchine dello calo salernitano tutti hanno lavorato come un tutt’uno, dalle forze dell’ordine, Polizia, carabinieri e Capitaneria di Porto in particolare, alle centinaia di volontari, dalla Croce Rossa all’Humanitas che si è occupata di svuotare i magazzini generali e trasformarli per una giornata in un centro di primo soccorso ed accoglinza, provvedendo anche ai pasti, alla Caritas ed a medici e paramedici dell’Asl, presenti sul posto per le prime verifiche sanitarie. Un secondo sbarco che ha consentito anche di individuare tre scafisti di origini tunisine, che vanno ad aggiungersi ai quasi 250 arrestati dall’inizio della campagna Mare Nostrum, come ha ribadito l’ammiraglio Mario Culcasi, che ha ringraziato Salerno
Mario Culcasi
Non mancano, però, le polemiche. Il responsabile del dipertimento immigrazione della Cgil di Salerno, Anselmo Botte, infatti, ha attaccato i sindaci della provincia che, a differenza del capoluogo e di qualche altra amministrazione, non hanno aderito al bando sull’accoglienza della Prefettuira di Salerno scaduto il 14 luglio scorso non proponendosi per dare asilo a queste persone, giunte dall’africa sub sahariana e non solo. Scarsa attenzione per la solidarietà e la sofferenza altrui ma, anche un’occasione perduta, secondo il sindacalista. Per Botte, infatti, l’arrivo dei miigranti potrebbe essere letto in maniera differente per tanti comuni a rischio scomparsa, soprattutto dell’entroterra ed invece poco o nulla viene fatto.
Intanto già si guarda al futuro. Da domani il porto di Salerno, come promesso dal comandante della capitaneria di porto, maurizio Trogu tornerà alla normale operatività, per non creare problemi con il traffico merci. E si pensa a possibili nuovi sbarchi. Salerno, con taranto e Gioia Tauro, infatti, resta tra i punti individuati dal Governo per sbarcare i migranti tratti in salvo nel canale di Sicilia. Non sono da escludere, quindi, nuovi arrivi nei prossimi mesi, sino a quando, cioé le condizioni climatiche consentiranno i viaggi della speranza. Come ribadito dall’ammiraglio Culcasi, infatti, tutto o quasi resta legato alla situazione metereologica con il bel tempo ed il mare calmo che favoriscono l’immigrazione clandestina.