I vertici del Cstp scrivono a Caldoro chiedendo l’ingresso dell’Eav, l’holding regionale dei trasporti, in società per salvare l’azienda. Intanto i lavoratori restano in agitazione. Venerdì protesta a Napoli, presso la sede dell’assessorato regionale ai trasporti mentre L’Usb punta al coinvolgimento dei dipendenti nella gestione del Consorzio. (040712 Giancarlo Frasca)
La salvezza del Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici, ogni giorno sempre più a rischio, potrebbe essere l’acquisizione da parte dell’Eav, l’Ente Antonomo Volturno, holding dei trasporti con la Regione Campania come socio unico. L’azienda salernitana della mobilità, su indicazioni che sarebbero giunte dai vertici della Provincia di Salerno, ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro per chiedere ufficialmente un impegno regionale in tal senso. L’obiettivo sarebbe quello di una acquisizione parziale da parte dell’Eav. L’holding della Regione Campania è già proprietaria, al 100% della Circumvesuviana, di Metrocampania Nord Est, della Sepsa, cioé la Cumana e la Circumflegrea e dell’Eav Bus, con partecipazioni anche nel Napoli City sightseeing, cioé gli autobus turistici scoperti, la Logica, che opera nel settore merci. Il Cstp resterà autonomo anche se potrebbe ipotizzarsi, in futuro, una possibile integrazione con l’EavBus che già opera nelle altre quattro province campane ed in una zona dell’agro sarnese nocerino. Da verificare, però, la sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione Cstp-Eav, a causa dei conti in rosso del Consorzio, come già trapelato da Palazzo Santa Lucia a Napoli.
La proposta del Cstp, in ogni caso, punta anche al recupero dei 14 milioni di euro dovuti dalla Regione Campania al Consorzio, con una chiusura in via transattiva della vertenza legale che ha visto riconoscere all’azienda, dal Consiglio di Stato, il diritto ad essere ristorata degli oneri sostenuti per il rispetto degli obblighi di servizio negli esercizi dal 1997 al 2002. Un aspetto non secondario, visto che in base al piano di risanamento messo a punto dal Comitato dei liquidatori il salvataggio del Cstp è ancora possibile, purché si provveda ad una ricapitalizzazione per 10 milioni di euro, meno di quanto dovuto, per via della sentenza del Consiglio di Stato, dalla Regione Campania.
Intanto il clima tra i lavoratori del Cstp resta surriscaldato e non sono per motivi di temperature metereologiche. Ieri pomeriggio l’ennesima agressione ad un conducente ha portato i dipendenti ad occupare, la sede di Piazza Luciani a Salerno con più di metà dei mezzi alle prese con problemi di manutenzione che stanno creando non pochi disagi ai cittadini. Venerdì la protesta dei sindacati Cgil Cisl e Uil con l’Ugl, la Cisal ed il Faisa si sposterà a Napoli sotto la sede dell’assessorato ai trasporti della Regione Campania al centro direzionale. L’unione Sindacale di Base, intanto ha lanciato l’idea di un coinvolgimento dei lavoratori nella gestione diretta del Cstp, avviando le procedure per raccogliere le procure per mettere insieme i crediti vantati dai lavoratori del Consozio, per acquisire una percentuale importante delle quote societarie e fermarne la liquidazione, sfiduciando la commissione di liquidatori. Domani, intanto, l’Anci, l’associazione dei Comuni, si riunirà al Comune di Salerno per un confronto sui tagli alla spesa pubblica con un convegno dal titolo emblematico “per non scegliere tra mobilità e servizi sociali”