Mobilitare l’opinione pubblica affinché la revisione del Piano urbanistico Comunale di Salerno tenga conto delle esigenze dei cittadini e dell’ambiente. Duro attacco al documento urbanistico da parte del consigliere comunale di opposizione Lambiase. (180119)
Un consumo ingiustificato del territorio, sulla falsariga di quanto fatto negli anni precedenti senza valutare le mutate esigenze del mercato e dei cittadini. Questa la lapidaria valutazione della revisione decennale del Piano Urbanistico Comunale di Salerno approvata dalla Giunta lo scorso 13 dicembre da parte del consigliere comunale di opposizione, di Salerno di Tutti, Giampaolo Lambiase. Secondo l’esponente di sinistra, infatti, da un’attenta lettura delle carte prodotte per il nuovo strumento urbanistico, sarebbero confermati i timori di un nuovo consumo di territorio senza la previsione di reti e servizi adeguati nei nuovi quartieri. Secondo Lambiase, il Comune ha acquisito in questi anni 400 mila metri quadrati di aree destinate a standard come aree di compensazione e non avrebbe le risorse finanziarie per realizzarli. Il nuovo Puc, aggiunge il consigliere comunale, individua gli interventi e gli impegni finanziari più rilevanti ma sarebbero troppe le perplessità.
La prima questione è quella relativa alla popolazione prevista dal Puc, dieci anni fa erano state previste case nuove per ospitare 30 mila persone. Ora, alla luce di un decremento costante negli anni, meno 20.000 abitanti, 70% delle previsioni di crescita, la revisione del Piano prevede una minima riduzione delle arre edificabili, almeno per il 15%. Una riduzione, comunque, compensata dagli interventi di cambio di destinazione d’uso ed ampliamento dei volumi nel centro antico e negli altri quartieri costruiti negli anni ’60. Critiche, sempre da Lambiase, per il possibile assalto alle aree agricole.
Senza contare che il 60% delle nuove case costruite negli ultimi anni sarebbe rimasto invenduto dando poco spazio alle case popolari ed alle cooperative.
Terzo punto definito critico dall’ex assessore provinciale all’urbanistica, il mancato censimento nella revisione del Puc delle case sfitte o in vendita del patrimonio antico e storico esistente (secondo Lambiase sarebbero almeno 5.000 le abitazioni vuote), e dei volumi residenziali costruiti in base al Piano Casa. Da qui l’invito ad una mobilitazione da parte di tutti i salernitani affinché non venga sprecata questa occasione di revisione del piano urbanistico comunale del capoluogo.