Si stimano guadagni per 5000 euro al giorni, 50.000 euro le somme sequestrate a cui si aggiungono i 6,000 trovati durante le perquisizioni. Impressionante il numero di clienti che arrivavano non solo dal salernitano ma anche dall’Irpinia e dalla Basilicata. In due mesi 24.000 i contatti fra acquirenti e pusher. Nel corso delle indagini 15 arresti in flagranza, sequestrata droga per 2 chilogrammi. Le sostanza spacciate erano cocaina, eroina, crack ed hashish.
L’indagine è partita nel 2017 dalla stazione dei carabinieri di Montecorvino Pugliano da alcune segnalazioni di spaccio nel paese dei picentini. Un elemento questo che il comandante provinciale dell’arma Gianluca Trobetti ha voluto sottolineare.
Una rete di spaccio diffusa che tesseva decine di migliaia di contatti. In media i pusher, che come detto aperavano in tre turni orari, guadagnavano 700/800 euro al mese. Il bene più prezioso era per le organizzazioni il numero di cellulare usato dai clienti e se la scheda sim fosse andata persa o sequestrata veniva subito richiesta la sua riattivazione per non perdere la fidelizzazione con l’acquirente