Una presunta organizzazione criminale che secondo le indagini controllava il racket della prostituzione nel Salernitano sfruttando giovani donne, reclutate nell’Est Europa, è stata smantellata dalla polizia in un blitz scattato all’alba. Cinque persone di nazionalità romena sono state arrestate in esecuzione di un’ordinanza cautelare, emessa dal gip del tribunale di Salerno; per altre due è scattato il divieto di dimora nel territorio salernitano. Le indagini condotte dalla squadra mobile della questura di Salerno, diretta dal vicequestore Claudio De Salvo, hanno fatto luce sull’organizzazione che, oltre a indurre con violenze e minacce le giovani donne a prostituirsi, gestiva il controllo dell’assegnazione dei posti di prostituzione sulla litoranea a sud del capoluogo.
Gli indagati, di età compresa tra i 23 e i 29 anni, devono rispondere a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, estorsione e lesioni personali aggravate. Infatti per costringere le donne a prostituirsi gli aguzzini non risparmiavano addirittura di investirle con auto e moto. L’ultimo terribile episodio di maltrattamento risale a maggio scorso quando una giovane prostituta fu investita a Eboli riportando escoriazioni sul corpo. Importante anche il ruolo delle due donne romene che facevano parte della banda le quali avevano il compito di picchiare con manganelli le giovani prostitute. (140614)