Una direzione regionale telematica per sancire ufficialmente il terzo rinvio delle primarie in Campania. Tra domani e martedì i componenti dell’organismo del Partito Democratico saranno chiamati ad approvare il documento della segretaria Tartaglione che ha proposto come nuova data il 22 febbraio con la speranza di definire una serie di problematiche, dalla partecipazione dell’intera coalizione al caso De Luca che, nonostante il pressing romano, non intende fare passi indietro. (250115)
Non c’è due senza tre. Nuovo rinvio per le Primarie del centrosinistra in Campania. Lo ha proposto all’unanimità la segreteria regionale del Pd, in una riunione convocata d’urgenza nella tarda serata di venerdì. Dopo il 14 dicembre, il 18 gennaio e, quindi, il 1 febbraio, la consultazione della base del centrosinistra dovrebbe, quindi, perché il condizionale ormai è d’obbligo, slittare ulteriormente, e sarebbe la terza volta. la data proposta da Assunta Tartaglione è quella del 22 febbraio, al di là, quindi, delle ipotesi circolate nei giorni scorsi dell’8 e del 15. Il dispositivo sarà sotoposto al voto della direzione regionale, così come avvenuto lo scorso 30 dicembre a Santa Maria La Nova a napoli ma non in maniera fisica, come allora, ma virtualmente. Ad annunciarlo il presidente del Pd campano, Stefano Graziano per il quale per garantire la massima partecipazione, trasparenza e tempestività si userà il metodo già sperimentato dalla direzione nazionale della convocazione telematica. In sostanza i componenti della direzione regionale potranno esprimere il loro voto sul documento della segreteria dalle 12 di lunedì alla stessa ora di martedì 27 gennaio. Il dispositivo messo in votazione sarà questo: La segreteria regionale, sentita la segreteria nazionale ed ascoltati anche i candidati che hanno già formalizzato la propria candidatura e, sulla base del deliberato della direzione del 27 ottobre, propone lo spostamento delle primarie al 22 febbraio”.
Ci sarà anche una nuova finestra temporale per la presentazione di eventuali nuove candidature, ad iniziare da un possibile esponente dei socialisti, che dovranno essere formalizzate entro il 1 febbraio.
In campo dovrebbe esserci anche Gennaro Migliore che, salvo sorprese, sempre possibili alla luce di quanto sta accadendo, dovrebbe sottoporsi alle primarie, nonostante punti ancora ad una candidatura unitaria diretta, una sorta di investitura.
Da verificare la posizione di Vincenzo De Luca che all’indomani della condanna in primo grado per abuso d’ufficio per il processo termovalorizzatore aveva comunque ribadito di voler andare avanti.