Ancora un nulla di fato per il possibile annullamento delle primarie del centrosinistra in Campania. Vanno a vuoto gli incontri del sabato per cercare di trovare l’unità su un candidato alternativo. Conto alla rovescia per l’apertura dei seggi il 1 marzo ma c’è chi spera ancora di evitare il voto. (220215)
I numeri ci sarebbero, addirittura il 70 per cento degli aventi diritto al voto, ma non l’accordo sul candidato unitario per far saltare il banco cioè per annullare le primarie del primo marzo in Campania. Ed allora ci riproveranno tra oggi e domani per riuscire a chiedere martedì o al massimo mercoledì la convocazione dell’Assemblea regionale del Partito Democratico e votare per la cancellazione dell’appuntamento con i seggi previsto, almeno per ora, per il primo marzo. Ad una settimana dalle primarie, per scegliere il candidato governatore per il Centrosinistra, si susseguono gli incontri per cercare di annullarle con i diretti interessati, in questo caso soprattutto Cozzolino e De Luca che sono pronti alle barricate, anche legali. I collaboratori dell’europarlamentare, infatti, hanno ricordato l’articolo 18, comma 4, dello statuto del Pd che prevede il raggiungimento di un eventuale quorum per poter annullare le primarie, qualora non siano di coalizione. In sostanza, secondo lo staff di Cozzolino, alla luce dell’attuale situazione, che ha visto l’ampliamento della competizione anche ad Italia dei Valori, con Nello Di Nardo, ed ai Socialisti, con Marco Di Lello, non ci sarebbero scappatoie regolamentari per evitare l’appuntamento del 1 marzo. I dubbi, comunque, restano, alla luce di quanto accaduto sinora, con continui rinvii ed un braccio di ferro a distanza tra Roma, Napoli e Salerno. Oggi il vice segretario nazionale del Pd, Debora Serracchiani ha detto, a Sky tg24, che “Sulle primarie in Campania deciderà il partito campano. Credo ci sono tutte le condizioni per ragionare e trovare soluzioni”. La Serracchiani ha ribadito che “servono regole chiare, che non debbano essere interpretate “per il resto, a fronte di alcune criticità non è il caso di buttare l’acqua sporca con il bambino visto che abbiamo fatto un grande passo avanti con le primarie”.
Intanto il Pd ha ribadito che sono scaduti i termini per le iscrizioni di stranieri e minorenni nell’apposito registro per votare alle primarie. A comunicarlo il presidente della commissione primarie, Antonio Amato al quale non è arrivato alcun elenco di preiscrizione. Soltanto 36 le persone regolarmente registrate, delle quali 3 stranieri. Solo loro potranno votare il 1 marzo, a parte i maggiorenni, di nazionalità italiana. Una delle poche certezze a sette giorni dalle primarie.