Nel Vallo di Diano va avanti l’inchiesta sui presunti traffici di rifiuti pericolosi. Un’indagine scattata la scorsa settimana dopo il sequestro, da parte dei Carabinieri, di 16 mila litri di liquidi ritenuti tossici e cancerogeni.
Sul sequestro eseguito nei giorni scorsi in un terreno della zona di industriale di Atena Lucana continua a vigere il massimo riserbo da parte di Carabinieri e Procura. Il sospetto è che abbia a che fare con un presunto traffico di rifiuti speciali tossici. Un sospetto che è maturato dopo il recente blocco di 16 mila litri di idrossido di potassio contenuti in cisterne scoperte a bordo di un camion e a all’interno di un’azienda per la produzione di materiale edile di Sant’Arsenio. Nel terreno di Atena Lucana sarebbero finiti sotto sequestro, tra le altre cose, un escavatore e un trattore , e sembrerebbe anche dei fusti contenenti liquidi pericolosi . Si tratta di un’area in cui insiste anche l’abitazione del proprietario del terreno e dei materiali sequestrati. Dove al momento dell’ispezione sono stati rinvenuti dei maiali che subito dopo l’ accertamento dei carabinieri sono stati sottoposti a controlli da parte dei veterinari dell’Asl. Dalle verifiche è venuto fuori che non erano certificati. Il nell’interesse della salute pubblica il Comune di Atena in queste ore ha emesso l’ ordinanza che ne dispone l’ abbattimento. Intanto la giunta del Sindaco Luigi Vertucci su tutta questa vicenda ha assunto una chiara posizione politica . Con una delibera datata 30 ottobre ha stabilito che il Comune si costituirà parte civile negli eventuali processi penali per reati ambientali che interessano l’ ambiente e il territorio comunale . “Noi siamo un comune di grande valenza turistica e non possiamo – afferma il sindaco – far penalizzare l’immagine del paese da chi eventualmente deturpa il nostro patrimonio”.