Si è dimesso dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno sui presunti appalti pilotati per gli interventi di efficientamento energetico nel comune di Capaccio Paestum. Una decisione che arriva a pochi giorni dalla sentenza della Corte di Cassazione che, lo scorso 14 febbraio, ha rigettato i ricorsi sulle misure cautelari presentate dai legali difensori di Alfieri, Agostino De Caro e Domenicantonio d’Alessandro, oltre che quelli degli avvocati degli altri indagati nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria. La Cassazione ha rigettato la richiesta di revoca della misure cautelare con gli indagati che sono tutti ramasti ai domiciliari. Mentre, intanto, per il prossimo 20 marzo è fissata l’udienza nella quale i giudici di Salerno dovranno anche pronunciarsi rispetto alla competenza territoriale, stabilendo dunque se il processo resterà a Salerno oppure sarà celebrato a Vallo della Lucania. Alfieri, rieletto sindaco di Capaccio Paestum lo scorso mese di giugno con un consenso di oltre l87%, ha comunicato le dimissioni da primo cittadino attraverso una nota protocollata in mattinata. Le dimissioni da sindaco fanno decadere di conseguenza anche la carica di Presidente della Provincia di Salerno. “Ho capito che per ottenere giustizia e per far emergere la verità c’è bisogno di tempo e di fasi diverse, quel tempo in cui non è giusto ed opportuno coinvolgere enti e comunità amministrate che devono proseguire il cammino di progresso, sviluppo e crescita avviato in questi anni, senza essere condizionati dalle mie azioni, decisioni e comportamenti” ha dichiarato Alfieri che si è detto poi certo e convinto che il tempo saprà restituire la verità.
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