Entro fine giugno del prossimo anno saranno ultimati i lavori di consolidamento e adeguamento funzionale del lato di Ponente del Molo 3 Gennaio del Porto di Salerno. La conferma arriva dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. A fine giugno, infatti, sono stati avviati i lavori, che serviranno anche alla crescita dei traffici consentendo alle navi con dimensioni e pescaggio maggiori l’ingresso, il transito e le manovre di ormeggio in condizioni di sicurezza. Il Molo 3 Gennaio è utilizzato prevalentemente per le attività di imbarco, sbarco e movimentazione di merci varie, oltre ad essere un’area di transito di gru da banchina. La progettazione ha pianificato l’articolazione delle fasi costruttive, il programma delle lavorazioni e l’organizzazione delle aree di cantiere in modo da ridurre al minimo l’interferenza con le attività portuali.
Il tutto secondo criteri di sostenibilità energetica e ambientale. I lavori nel loro complesso interesseranno il cosiddetto “Guaimario IV”, un progetto esecutivo da 40 milioni di euro simile ad altre attività di consolidamento già realizzate per il Molo Trapezio, la Banchina Rossa, la testata del Molo 3 Gennaio ed il Molo Manfredi. Per motivi connessi alla stabilità delle banchine le attività dovranno essere eseguite da mare con l’ausilio di idonei mezzi marittimi. L’intervento comprende anche la formazione di una pavimentazione di tipo semiflessibile, specifica per aree portuali, per l’intera lunghezza della banchina. Gli obiettivi principali dei lavori sono: riempire le eventuali sgrottature presenti al piede delle banchine provocati dall’azione delle eliche prodiere e poppiere delle navi; eliminare il problema del dilavamento del terrapieno che fuoriesce attraverso le fessure presenti tra i massi costituenti gli attuali muri di sponda con conseguenti anomale deformazione dei piazzali; adeguare le banchine – realizzate tra il 1969 ed il 1985 – alle vigenti norme sismiche ed ai maggiori carichi conseguenti all’incremento dei traffici portuali; infine, consentire il programmato approfondimento dei fondali, come previsto dall’Adeguamento Tecnico Funzionale del Piano Regolatore Portuale di Salerno.