Una tempestiva diagnosi ed un lavoro di gruppo che ha coinvolto più reparti della struttura hanno permesso di evitare il peggio. La bambina era giunta al Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale con nausea e cefalea, il dottore Gragnaniello, medico di turno, comprendendo la difficoltà del caso ha subito predisposto il ricovero della piccola paziente sottoposta ad immediati accertamenti. Dopo poche ore, però, le condizioni sono peggiorate a causa di un diffuso malessere, dolori muscolari ed assenza di riflessi, sintomi tipici della Sindrome di Giulien Barré, con il sistema immunitario che attacca il sistema periferico. I sospetti iniziali si sono rivelati fondati dopo una consulenza neurologica, così il dottore Iovino dell’Unità di Neurologia, dopo ulteriori accertamenti eseguiti con le dottoresse De Auseris e Timpone, ha iniziato a praticare le cure necessaria alla piccola assistita poi dalla dottoressa Mazzotti. Con il trascorrere delle ore le condizioni della bambina sono migliorate ma, per cautela, considerato che la sindrome Giulian Barré può comportare in alcuni casi la paralisi dei muscoli respiratori, si è deciso il trasferimento alla Rianimazione Pediatrica del Santobono di Napoli della paziente, assistita durante il viaggio dalla dottoressa Recupero.  “L’amore per i nostri bambini porta ognuno di noi a lavorare sempre di più ed in sinergia, pronti a metterci in discussione per andare ogni volta sempre un poco oltre e fare sempre meglio”, ha sottolineato la dottoressa Carolina Mauro, direttore della Pediatria del Ruggi di Salerno che, come in altre circostanze, ha potuto far leva sul lavoro e la professionalità di infermieri ed OSS.

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