Migliaia di sandali Crocs contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Salerno. Erano destinati al mercato laziale. (290513 Franco Esposito)

Ventunomila paia di sandali da spiaggia contraffatti, che riproducevano i modelli ed i disegni industriali del noto marchio Crocs, sono stati sequestrati nel Porto di Salerno dai finanzieri del Gruppo del capoluogo. Dai documenti presentati dall’autotrasportatore è emerso che le merci erano dirette ad una ditta con sede legale nel Lazio, rappresentata da un cittadino di nazionalità cinese. Già nei giorni scorsi le fiamme gialle avevano sequestrato altre 19 mila paia di scarpe contraffatte col marchio Crocs.
Proprio in seguito a tale sequestro sono state avviate ulteriori indagini per individuare altri trasferimenti di prodotto falsi.
Venerdì scorso, controllando un automezzo condotto da un cittadino serbo, una pattuglia del gruppo di Salerno ha scovato la nuova partita di sandali da spiaggia contraffatti. I prodotti sono stati sequestrati ed il titolare della ditta proprietaria delle merci è stato denunciato a piede libero per i reati di introduzione nell stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione
Sono ancora in corso accertamenti tecnici tesi a stabilire se i prodotti sequestrati rispettino la normativa a tutela della salute
Il fenomeno della contraffazione e della vendita di prodotti falsi ha evidenti e frequenti legami con la criminalità organizzata e si configura, secondo un recente rapporto della guardioa di finanza, sempre più complesso e transnazionale, spesso connesso all’evasione fiscale e contributiva, allo sfruttamento del lavoro nero, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio di capitali illeciti. In alcune aree del Paese dove è più incisivo il controllo del territorio da parte delle organizzazioni mafiose, le ‘cosche’ sono riuscite ad imporre “la vendita dei prodotti contraffatti agli esercizi commerciali regolari, sostituendo questa prestazione al pagamento del ‘pizzo’ ”. Isoggetti segnalati per contraffazione all’Autorità Giudiziaria sono per il 47% italiani, seguito da senegalesi, cinesi e marocchini (5%).

Di alfonso