Benedetto XVI lascia il pontificato. La notizia è arrivata all’improvviso nelle redazioni dei giornali, alle 11.46, con un lancio di agenzia battuto dall’Ansa. E’ stato il pontefice stesso a comunicarlo, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.
“Un fulmine a ciel sereno”, ha detto il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione del Santo Padre. Il Papa ha indicato il 28 febbraio per il termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l’elezione del successore.
Tutti si chiedono: perché queste dimissioni? E’ lo stesso Ratzinger a renderlo noto, spiegando di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, ha detto il Papa ai cardinali, nel corso dell’odierno Concistoro ordinario.
Ottantasei anni, Joseph Ratzinger era stato eletto dal conclave alla guida della Chiesa il 19 aprile 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II.
Settimo pontefice tedesco, l’ultimo, prima di lui, era stato Stefano IX (1057-1058).