Un mozzicone di sigaretta gettato in spiaggia o in mare impiega 10-12 anni per decomporsi e rilascia sostanza nocive per l’ambiente. Eppure il 40 per cento dei rifiuti nel Mare Mediterraneo è formato da cicche. All’aperto, e quindi anche in spiaggia, si può fumare. Altra cosa è gettare le cicche in spiaggia o in mare. Alcuni comuni hanno adottato la linea dura, vietando il fumo anche all’aperto nelle aree marine, e alcuni stabilimenti sono smoked free. È il caso di Pollica. Un impegno costante per “fare la differenza” quello del comune cilentano, premiato per “Il mare più bello del 2024”, ottenendo il prestigioso riconoscimento de Le cinque vele di Legambiente e Touring club italiano. Ma l’inciviltà è diffusa ed in tanti, fumatori incalliti, non si rendono conto di inquinare pericolosamente l’ambiente. I mozziconi in mare sono molto più numerosi delle bottiglie di plastica, dei sacchetti e delle lattine in alluminio. L’effetto è devastante. Per le sigarette fornite di filtro il tempo di decomposizione è attorno ai 10 anni e può arrivare fino a 12. Un arco di tempo durante il quale la cicca inquina e soffoca un pesce se dovesse ingoiarla. L’associazione ambientalista Fare Verde, nel mese di agosto distribuirà sulle spiagge italiane dei portacenere portatili, al fine di prevenire l’abbandono dei mozziconi di sigaretta sull’arenile.
No alle cicche di sigaretta in spiaggia: occorrono 10 anni per decomporsi. L’esempio virtuoso di Pollica
DiFranco Esposito
Ago 4, 2024Di Franco Esposito
Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.