Crisi del trasporto pubblico in Campania. L’Assemblea dei soci della CSTP, l’Azienda salernitana della Mobilità, fissata in prima convocazione alle 15.30 di oggi, è andata deserta. I soci si riuniranno in seconda convocazione domani, alla stessa ora. All’ordine del giorno l’approvazione del piano concordatario.
Intanto il garante chiede l’intervento delle amministrazioni locali per evitare la paralisi del settore, soprattutto dopo quanto accaduto oggi a Napoli, con il blocco degli autobus dell’Anm per mancanza di gasolio. Una situazione tornata lentamente alla normalità nel pomeriggio ma che ha lasciato per ore a piedi migliaia di pendolari e studenti anche salernitani. (300113)
Bus fermi a Napoli per mancanza di gasolio. Dopo i problemi di questa mattina dal primo pomeriggio la situazione è ritornata lentamente alla normalità. Ad annuciarlo, nel corso di un incontro con la stampa, l’amministratore unico dell’Anm, l’Azienda napoletana della Mobilità, dopo aver trovato una nuova intesa con i fornitori per il ripristino della distribuzione del carburante ai depositi e, quindi, il riforimento per i 270 mezzi in circolazione. Un disagio che ha creato non pochi problemi a studenti e pendolari, anche provenienti da altre province ed impegnati oggi a Napoli.
Il nuovo caos nei trasporti pubblici nel capoluogo regionale è stato determinato dalla carenza di gasolio a causa dei crediti vantati dai fornitori (circa un milione di euro) che hanno deciso di chiudere i rubinetti. L’Azienda napoletana mobilità «ha un’esposizione di 120 milioni a fronte di 300 milioni di crediti vantati verso Comune e Regione», ha detto l’amministratore unico dell’azienda, Renzo Brunetti. Un miglioramento, secondo l’azienda, potrà esserci solo «a inizio marzo quando arriveranno i primi soldi dal Comune». Si tratta di circa 100 milioni di euro, parte sul debito pregresso e parte sul finanziamento corrente.
La quasi totalità degli autobus dell’Anm, quindi, questa mattina, sono rimasti nei depositi perché la società non è stato in grado di garantire l’acquisto di carburante. Alcuni autobus sono usciti per effettuare qualche corsa, ma sono rientrati nei depositi per esaurimento del gasolio nei serbatoi. Nella tarda mattinata è iniziato il rifornimento di carburante nel deposito di via Puglie.
Sulla questione è intervenuto anche il Garante che ha ribadito come il blocco abbia prodotto un granve pregiudizio al diritto alla mobilità degli utenti, esattamente come avviene in caso di scioperi improvvisi. Lo scorso dicembre l’Autorità ha scritto ad Asstra (associazioni delle aziende di trasporto, ndr), proprio in relazione all’emergenza del trasporto pubblico in Campania, anche per avere notizie circa la solidità patrimoniale delle aziende di trasporto pubblico locali, senza aver ricevuto, ad oggi, alcuna risposta. Alla luce di quanto sta accadendo, il Garante sta “valutando la possibilità di coinvolgere la presidenza della Regione Campania e i sindaci delle città interessate, per affrontare insieme una situazione ormai esplosiva e per evitare che il mancato intervento delle Istituzioni finisca per produrre un silenzio assordante”. (300113)