Durante il primo pomeriggio del Limen festival si è tenuto, presso il teatro Ghirelli, l’incontro con Laura Marmorale, presidente nazionale dell’associazione Mediterranea Saving Humans, la quale è stata introdotta ed intervistata da Sara Paolella, caporedattrice delle sezioni cultura e narrativa per Scomodo, mensile indipendente di attualità e cultura.
Durante l’incontro Marmorale ha parlato della nascita dell’associazione, della sua struttura, delle difficili procedure di salvataggio e dei principali flussi migratori che riguardano l’Italia. In origine, spiega Marmorale, Mediterranea nasce in risposta all’indignazione scatenatasi in seguito alle migliaia di morti nel Mediterraneo e alla politica dei porti chiusi adottata nell’estate del 2018. Per cui, nella notte tra il 3 e il 4 ottobre di quell’anno, dall’unione di persone e realtà associative, la piattaforma della società civile si è organizzata mettendo in mare la prima e tuttora unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana, la Mare Jonio, la quale salpò dal porto di Augusta per la sua prima missione di monitoraggio. Nel corso degli anni Mediterranea è cresciuta sempre di più divenendo un’Associazione di Promozione Sociale.
Oggi, l’associazione è costituita da Equipaggi di Mare ed Equipaggi di Terra con migliaia di soci attivi in più di 40 territori in Italia, Europa e Stati Uniti. Con l’inasprirsi delle tensioni internazionali e del dibattito sulle politiche migratorie italiane ed europee, inoltre, Mediterranea è andata incontro alle persone migranti lungo le loro rotte organizzando anche missioni di terra sia sulla Rotta Balcanica che nello scenario della guerra in Ucraina.
testo di Mattia Esposito