Negli ultimi anni sono state tante le leggi varate dal Governo italiano. Tra i settori più toccati c’è quello del gioco, specialmente per quel che riguarda l’uso delle macchinette da bar nei locali. Prima tra tutte, quella che permette ai gestori di bar o sale slot di detenere solo apparecchiature approvate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’autorità che vigila sulla regolarità di questi giochi in modo da renderli perfettamente legali, sequestrandone di manomessi come quelli in provincia di Napoli e Salerno, costati allo Stato una somma intorno ai 4 milioni di euro. Ovviamente, l’ex AAMS non vigila solo sulle slot reali ma anche su quelle virtuali, che devono passare il controllo statale prima di poter essere messe in rete ed essere fruibili dai giocatori attraverso applicazioni e siti appositi. Di seguito, dunque, vedremo le principali leggi che normano detenzione e utilizzo di macchinette da bar nei locali italiani.
Legge slot machine: obbligo di tessera sanitaria per giocare
Tra le leggi sulle slot machine attualmente in vigore, ce n’è una che è stata varata nel 2020 e che riguarda il controllo obbligatorio dell’età dei giocatori attraverso il check della tessera sanitaria. L’utente che vuole utilizzare una macchinetta da bar, dunque, è obbligato ad esporre la tessera, in modo da poter confermare di essere maggiorenne. Non sono mancati, infatti, episodi di chiusure di sale slot, come a Ferrara, dovute al fatto che nel locale erano stati scoperti ragazzi under 18 a giocare liberamente d’azzardo con le macchinette. Il controllo potrà essere fatto sia dai gestori dei locali, che dovranno chiedere alla persona di esibire la tessera sanitaria prima dell’accesso all’area slot, oppure tramite un lettore elettronico installato sull’apparecchio, che leggerà la tessera e impedirà l’eventuale utilizzo del gioco all’utente minorenne.
Maxi tassa: chi deve pagare secondo la legge di stabilità sulle slot machine del 2016
La norma del Governo che ha suscitato maggior scalpore in merito è certamente la Legge di Stabilità sulle Slot Machine del 2016, nella quale, tra le altre decisioni, è previsto il pagamento di una maxi tassa da 500 milioni di euro. Questa quota enorme dovrebbe essere versata nelle casse dello Stato annualmente da tutti i concessionari di slot machine presenti sul territorio nazionale, in modo proporzionale in base al numero di apparecchi attivi. I fornitori, però, hanno fatto in modo da riversare parte del pagamento di questa tassa sui gestori di bar e sale giochi, prevedendo un versamento obbligatorio calcolato proporzionalmente sulla base delle somme incassate dalle macchinette al netto delle vincite dei giocatori.
Legge di stabilità slot machine: diminuzione delle macchinette fisiche
Ma non c’è solo la maxi tassa sulle slot nella legge di stabilità del 2016. All’interno del testo legislativo, infatti, si parla anche di una manovra di riduzione degli apparecchi attivi sul territorio nazionale, il cui numero dovrà essere abbassato almeno del 30%, per arrivare a meno di 260mila macchinette regolarmente funzionanti in tutta Italia. Non sono previsti, invece, tagli sugli esemplari virtuali, riguardo i quali è possibile consultare anche un elenco di software per slot machine bluetooth, che consente di capire meglio il loro funzionamento e quali siano i produttori attivi nel nostro Paese e a livello internazionale. Ovviamente, anche sulle macchinette da bar presenti su internet vige il ferreo controllo delle autorità, in primis di ADM e della Guardia di Finanza, per far sì che tutto si svolga nella più totale regolarità, a tutela dei consumatori.
Leggi sulle slot machine: distanza minima da luoghi sensibili
Infine, tra le principali norme che regolano l’uso delle macchinette da bar nei locali c’è quella del distanziamento minimo di questi ultimi da luoghi considerati “sensibili”. Una dicitura che include, ad esempio, scuole, centri ricreativi o sportivi, oratori e Chiese. Insomma tutti quei luoghi ove siano presenti soggetti fragili considerati a rischio, su tutti i bambini. La normativa originale indicava, a livello statale, una distanza minima di 500 metri, ma negli ultimi anni ogni Regione ha avuto modo di aumentare o diminuire questa distanza. Ha fatto scalpore, a tal proposito, la decisione del Piemonte di ridurre a 400 metri la distanza tra sale slot e luoghi sensibili, scatenando rimostranze da parte di opposizioni politiche e opinione pubblica. Si tratta di una normativa molto recente, varata nello scorso mese di luglio. Nel Lazio, così come in altre regioni, invece, resta mezzo chilometro a dividere tali luoghi e i locali dove siano presenti le macchinette da bar. In ogni caso, è giusto specificare che la distanza non viene calcolata in linea d’aria, bensì verificando quello che possa essere il percorso pedonale più veloce che intercorre tra la sala e il luogo sensibile. Quindi si tratta di un metraggio effettivo e non nominale.