Le Fonderie Pisano non intendono mollare, nemmeno dopo l’ultima decisione avversa, cioé quella del Gip del Tribunale di Salerno di rigettare la richiesta di dissequestro, che la proprietà pensava potesse arrivare grazie anche ai risultati delle verifiche Arpac, effettuate ad agosto, che avevano evidenziato come le immissioni in atmosfera, dopo le prescrizioni disposte dall’agenzia per la protezione ambientale fossero nella norma. L’azienda ha preannunciato di voler presentare ricorso, al termine di una lunga riunione tra proprietà, cioé i componenti della famiglia Pisano, e lo staff legale svoltosi nello stabilimento di Fratte dal primo pomeriggio e fino in serata. Le risultanze affidate ad una nota ufficiale diramata intorno alle 20 per rispondere agli appunti contenuti nel provvedimento del Gip.
“Dopo il Decreto di Rigetto dell’Istanza di Dissequestro dell’impianto produttivo delle Fonderie Pisano in Fratte di Salerno da parte del Giudice per le Indagini Preliminari”, in sostanza ha detto l’azienda “verrà proposto ricorso nelle sedi giudiziarie più opportune”. Le Pisano, inoltre, “allegheranno un articolato piano industriale al fine di evidenziare la congruenza della richiesta di riavvio anche parziale del ciclo produttivo rispetto all’esigenza di preservare il patrimonio di commesse alla base di ogni successivo passaggio delocalizzativo e del mantenimento dei livelli occupazionali”.
Nella nota la proprietà delle Pisano è tornata sulla questione dei dati delle verifiche Arpac. “Nello nello stesso Decreto di rigetto, si legge nella nota, si fa riferimento agli esiti dei controlli svolti dall’Arpac nel mese di agosto che attestano il superamento delle criticità riscontrate, confermando il rispetto dei limiti tabellari dei parametri relativi agli scarichi e delle concentrazioni delle emissioni in atmosfera”.
L’azienda ha anche ribadito che non viene meno alcuna volontà di continuare l’attività aziendale che contraddistingue da più generazioni l’impegno nel settore metalmeccanico.
“Non può e non deve finire in questo modo una gloriosa storia industriale che ha conferito nel corso di decenni valore aggiunto e posti di lavoro al territorio salernitano, si legge sempre nella nota che si conclude con l’impegno a continuare con grande orgoglio – nel pieno rispetto dei provvedimenti della Magistratura e con il consueto spirito collaborativo – a perseguire la strada migliore per trovare le soluzioni più idonee per arrivare al traguardo più ambito: un nuovo stabilimento tra i più moderni al mondo”.(141016)